1) Racconto di una devota di Padre Pio
"Era tanto tempo che non andavo dal Padre, e mi assillava il pensiero che egli si fosse dimenticato di me.
Una mattina, dopo aver affidato, come sempre, la mia bambina alla sua protezione, andai a Messa.
Al ritorno trovai la piccola che stava mangiando una caramella.
Sorpresa, le chiesi chi mai le avesse dato la «chicca», come la chiamava lei, ed ella mi mostrò giuliva il ritratto del Padre che troneggiava sul box in cui mettevo la piccola durante le mie brevi assenze.
Non diedi peso all’episodio e mi passò di mente.
Dopo qualche tempo, non riuscendo a togliermi dalla testa che il Padre si fosse dimenticato di me, potei finalmente andare a trovarlo.
Appena dopo la Confessione, quando andai a baciargli la mano, mi disse ridendo: «… la volevi tu pure, “la chicca”?».
2) Racconto di Mary Pyle, figlia spirituale carissima del Padre
Un bambino, figlio di un vigile urbano, invano desiderava da tanto tempo un trenino elettrico.
Sotto l’Epifania il bambino, rivolgendosi al ritratto di Padre Pio appeso alla parete, gli fa una proposta.
«Senti, Padre Pio, se mi fai avere un trenino elettrico, io ti porto un pacco di caramelle».
Il giorno dell’Epifania, il bambino, tra i doni del babbo, trovò un trenino elettrico.
Trascorso qualche tempo, il bambino fu condotto dalla zia – devota di Padre Pio – a San Giovanni Rotondo.
Padre Pio, paterno e sorridente, dandogli un buffetto sulla guancia, gli fa: «E le caramelle, me le hai portate?».
Fonte: Settimanale di Padre Pio
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