mercoledì 23 febbraio 2022

O Signore, ho un grande Desiderio!

O Signore Gesù, ho un grande Desiderio!
Anzi, in verità ne ho tanti
e Tu che ci conosci perfettamente,
fin nei più reconditi meandri dei nostri pensieri,
del nostro cuore,
della nostra anima,
sai quali sono!
Ma oggi te ne voglio esprimere uno in particolare:
Vorrei essere un “distributore” di Bene,
un “erogatore” di Grazie,
un “diffusore” di Amore!
Ah, l'Amore, l'Amore.... questo può venire solo da Te o Signore!
Sei Tu che lo instilli nel nostro cuore,
perchè Tu sei l'Amore in Persona!
E lo fai affinchè noi lo possiamo utilizzare,
distribuendolo al nostro prossimo
e ridonandolo a Te,
rendendolo così fecondo,
a nostro maggior merito
e per la nostra Gloria futura!

Quale Dono, quale grande, incommensurabile Dono è questo!
Possedere un “pizzico” del Tuo Amore o Signore, dentro di noi
da poter poi ridonare a tutti,
sotto forma di preghiera,
di buone opere,
di belle parole,
e in qualsiasi altro modo.

Ecco o mio buon e Divin Gesù,
io vorrei possedere questo Amore in una maniera così pigiata,
così traboccante,
da non poterlo contenere!
Vorrei essere come una fontana zampillante,
che distribuisce questo Amore a tutti!

Lo so che è una cosa grossa quella che ti sto chiedendo,
è un desiderio grande,
però, fra me e me, mi dico:
perché non desiderare cose grandi e belle?
A te, o Dio, tutto è possibile!
I Tuoi Santi hanno sempre avuto grandi desideri,
grandi ideali,
non si sono mai accontentati del poco,
non sono mai stati banali,
e meno che mai tiepidi!
Il Cristaino deve essere un idealista,
un “folle” idealista,
perché sa che a Te, o Signore, tutto è possibile!

Penso che sia un bellissimo desiderio il mio,
un “Santo” desiderio.
E allora perché non esprimetelo?
Perché non chiedertelo?
Poi, o Signore, sarà sempre quello che potrà essere.
So bene che il mare non può essere contenuto in un bicchiere,
ma desiderare in grande,
avere dei sogni,
essere “idealisti”,
non credo che sia una brutta cosa!

Eh Gesù, mio buon e Divin Gesù,
quando ti esprimo queste cose,
mi sembra di essere come un bambino.
Ma so che Tu ami i bambini,
Tu stesso ce l'hai detto,
e ci hai detto che per entrare nel Regno dei Cieli,
dobbiamo essere come essi sono.

E allora vieni o Signore Gesù, vieni dentro di noi,
e realizza in noi i nostri desideri,
se questi sono Santi e giusti, come desideri Tu!
Noi te lo chiediamo,
noi lo speriamo,
noi crediamo in Te,
perché Tu sei il nostro Re,
e a Te tutto è possibile!

Vieni Signore Gesù,
O Dio d'infinito Amore!


Marco

sabato 19 febbraio 2022

San Giuseppe Cafasso e la vecchietta devota

S. Giuseppe Cafasso racconta che un giorno, al mattino molto presto, incontrò per le vie di Torino una vecchietta tutta raccolta. Il Santo si avvicinò e le disse: «Come mai, mia buona vecchietta, per la via a quest'ora?».

«Passo a pulir le strade» - rispose la vecchietta.

Stupito, il Santo chiese: «Che cosa vuol dire?».

«Questa notte è stato carnevale, e si sono commessi tanti peccati. Perciò, io passo recitando il Rosario, per purificare le strade da tanti peccati».

Bravissima vecchietta!


Questa breve storia può sembrare un racconto un po' fuori dal tempo, non più attuale, ma in realtà contiene grandi verità che non cambiano mai. Anche una festa che “apparentemente” può sembrare abbastanza innocua come il carnevale, non passa senza che l'uomo commetta peccati in parole, opere e azioni. Pensiamo, ad esempio, alle tante parolacce, per non dire di peggio, che si dicono spesso con grande “leggerezza”, senza contare le scritte sconce, i brutti gesti, le spese inutili e.... varie altre cose ancora. E il peccato, noi lo sappiamo, va sempre “riparato” in qualche modo, con le buone opere, con la penitenze e, naturalmente, con la preghiera.
Ed è proprio quello che ha fatto questa cara, devota, vecchietta, ricevendo il giusto plauso del Santo Giuseppe Cafasso.
Questo breve racconto sia da insegnamento per tutti quanti noi, un insegnamento che ci dice che non bisogna mai “sottovalutare” il peccato, il quale è sempre un offesa al cuore di Dio. E se noi amiamo veramente il Signore, dobbiamo in tutti i modi evitare di offenderlo e, anzi, cercare di compiere sempre la Sua Volontà e di amarlo con tutto noi stessi!
La via dell'Amore, del resto, è anche questo, significa andare spesso controcorrente, contro quella che è la mentalità del mondo. Questo non è sempre facile farlo, certo.... però questa è la Via tracciata da Gesù, ed è una via bellissima, esaltante e che ti conduce alla Gioia! La Gioia piena e vera nell'Amore di Dio!

Marco

sabato 12 febbraio 2022

I segni inconfutabili della Provvidenza di Dio

Spesso certe particolari Grazie che Dio concede, o anche dei veri e propri Miracoli, possono lasciare dei dubbi nella gente, specie in chi non è troppo saldo nella propria Fede. Non bisogna pensare a Dio infatti, come se fosse un mago che, con la bacchetta magica, risolve ogni problema della vita. Tuttavia nella vita di tante persone, soprattutto di chi ha vera e genuina Fede in Lui, ci sono tali e tanti Segni della Provvidenza di Dio, da lasciare davvero meravigliati.
Questi, ad esempio, sono due episodi accaduti a Madre Teresa di Calcutta, che lei stessa racconta:

Stava per giungere una postulante” - racconta con semplicità Madre Teresa - “e non c’era un materassino per lei in tutto il convento. Una fodera l’avevamo, ma non c'era niente con cui riempirla. Stavo scucendo il mio cuscino per estrarne il cotone e usare quello, quando suona il campanello dell’entrata. Vado ad aprire. E’ un inglese con un cuscino sotto il braccio: "Sto per lasciare Calcutta" dice "e ho pensato che forse a voi poteva servire". Lo aiuto a tirar giù dalla macchina un materasso gonfio, pesante, che servirà a riempire almeno quattro dei nostri smilzi materassini!”.

Nel centro di assistenza, a Calcutta, un giorno sono stati ricevuti altri venti ragazzi. A pranzo il loro appetito robusto ha messo fine alla provvista di riso. Per il pasto serale non ce n’è proprio più. E’ l’ora di accendere il fuoco, ma che mettere nella pentola?” - racconta Madre Teresa. “Ma ecco che dall’entrata vengono avanti tre persone, una signora e due uomini curvi sotto il peso di due sacchi. Quella donna, sconosciuta, si rivolge alla prima suora che vede: "Ho pensato di portarvi un po’ di riso. Volete accettarlo?"”.

Ecco due semplici racconti, ma magnifici nella loro bellezza, che non possono non far pensare alle Parole di Gesù: Se avrete Fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà”. (Mt. 17,20). E la vita dei Santi è "costellata" di episodi di questo genere.
Il buon Dio provvede veramente a noi e, maggiore è la nostra fiducia in Lui, più belli e visibili sono i segni che Lui ci lascia. Anche se l'Amore di Dio abbraccia tutti, perché siamo tutti figli Suoi amatissimi! E questo non dobbiamo dimenticarcelo mai!


Marco

giovedì 10 febbraio 2022

Grazie Padre Pio di avermi salvato dalla morte!

Verso la fine del 1919, un giorno Padre Pio stava togliendosi i paramenti in sacrestia, dove c’era un signore che lo guardava fisso e disse:
- Si è proprio lui, non mi sbaglio.
Quando la gente uscì, si avvicinò, si mise in ginocchio e piangendo gli disse:
- Padre grazie di avermi salvato dalla morte.
Padre Pio gli pose la mano sul capo e disse:
- Non devi ringraziare me, figliolo, ma nostro Signore e la Vergine.
Poi rimasero a parlare per alcuni minuti. Quando uscì, qualcuno gli chiese cosa fosse successo, ed egli rispose:
- Ero un capitano di fanteria e un giorno, sul campo di battaglia, in un'ora terribile di fuoco, poco distante da me vidi un frate, pallido e dagli occhi espressivi, che non aveva il distintivo di cappellano e che mi chiamò e disse:
"Signor Capitano, si allontani da quel posto" - andai verso di lui e, prima ancora di arrivare, sul posto dove mi trovavo prima scoppiò una granata che aprì una voragine. Se fossi rimasto lì, sarei volato in aria. Mi girai verso il fraticello, ma non c'era più.

- Un altro collega, lo stesso giorno, mi raccontò che un frate aveva salvato anche lui da un grave pericolo di morte; la stessa cosa fu detta da alcuni soldati. Tra loro ce n’era uno che disse che era Padre Pio, il Santo del convento di San Giovanni Rotondo, che si faceva vedere nei campi di battaglia. E io, più per curiosità che per fede, andai a vedere se il frate che mi aveva salvato era lui, perché avevo ben stampata in mente la sua figura.
Quando lo vidi, potete immaginare la mia sorpresa e la gratitudine che provai verso di lui. Sono felice di averlo potuto ringraziare personalmente e di avergli baciato le sue sante mani.

(Pena 19; Positio III/1, p. 812)


E' sempre bello poter raccontare queste testimonianze così belle sulla vita di Padre Pio e di chi lo ha conosciuto e, magari, ricevuto Grazie particolari come in questo caso. E queste testimonianze, questi aneddoti, questi racconti, sono davvero numerosissimi.
Grazie, o Signore, per averci donato Padre Pio, in questo tribolatissimo Secolo che è stato il 1900!

Marco

mercoledì 2 febbraio 2022

Le anime "mormoratrici"

Gesù alla Sua anima prediletta Santa Faustina Kowalska:

Ci sono delle anime per le quali non posso far nulla; sono le anime che spiano continuamente le altre e non sanno quello che avviene nel loro proprio intimo. Parlano in continuazione delle altre, anche durante il silenzio rigoroso, che è destinato a parlare con Me. Povere anime, che non sentono le Mie parole, restano vuote nel loro intimo, non Mi cercano all'interno del proprio cuore, ma nei pettegolezzi, dove Io non ci sono mai.
Sentono il loro vuoto, ma non riconoscono la propria colpa e le anime nelle quali Io regno totalmente costituiscono per loro un continuo rimorso di coscienza. Esse invece di correggersi, hanno il cuore che si gonfia d'invidia, ma se non si ravvedono, affondano di più. Il loro cuore fino ad allora invidioso, comincia a coltivare l’odio. E sono già vicine al precipizio.
Invidiano i Miei doni alle altre anime, ma esse stesse non sanno e non vogliono accettarli”.