venerdì 28 luglio 2023

“Sono in Purgatorio perché ho abusato della buona tavola”


Re, in Purgatorio, alla mistica Suor Beghe:

“Sono in Purgatorio, ma nessuno prega per me. Anche mia moglie non ha mai un pensiero verso di me, mentre il giorno del nostro matrimonio ci eravamo promesso il mutuo soccorso. Ora mi sento come il rifiuto dell'umanità. Ora comprendo tutto quello che da vivo sulla terra non comprendevo e che avrei dovuto accettare fedelmente in uno spirito di Fede e di sottomissione alla Chiesa Cattolica. Ora comprendo che i Dieci Comandamenti sono stati dati agli uomini perché essi sono necessari all'uomo per conoscere il cammino che lo porterà in Paradiso.
Ora so quanto è grande la tara dell'uomo a causa del peccato originale, e l'uomo è veramente pazzo nel disprezzare questo handicap, nel non lottare con tutte le sue forze per dominare, per mezzo di privazioni, liberamente acconsentite, la sua natura decaduta.
Prega per me, te ne supplico, poiché il tuo cuore non sopporterebbe la conoscenza delle pene di questo luogo. Questo luogo mi solleva le viscere per il disgusto e l'angoscia.
Sono punito per ciò con cui ho peccato sulla terra: ho abusato della buona tavola.
Prega per me e ti ringrazierò eternamente. Puoi anche mortificarti per aiutarmi a superare queste nausee spaventose che mi tolgono tutte le forze e che paralizzano ogni mio minimo sforzo?
So che non sono il solo a domandartelo, ma il tuo amore per le povere Anime del Purgatorio, mi fa osare di chiedertelo”.


Fonte: Libro "Comunicazioni dall'aldilà"


martedì 25 luglio 2023

La Devozione di Padre Pio per San Michele Arcangelo


A San Michele bisogna andarci coi propri piedi, altrimenti si andrà con la bara sulle spalle”, diceva Padre Pio... cioè a dire, che un giorno si avrà a tenere il giudizio dell’Arcangelo, il quale peserà i nostri peccati con la sua bilancia.

Una sua figlia spirituale, trovandosi in una particolarissima e penosissima situazione e dovendo risolvere un delicatissimo problema, si recò in confessione da Padre Pio, il quale, dopo averla ascoltata, le disse: “E tu non l’hai l’avvucato a lu paese tuo?...”. La penitente rispose: “Quale avvocato, Padre?”. E lui ancora: “T’ho detto, tu non l’hai l’avvucato a lu paese tuo?…”.
Quell’anima, sulle prime, non capì la risposta, avuta da Padre Pio, risposta a cui in seguito lei stessa diede la giusta spiegazione, e attese ancora dietro il confessionale per ricevere un’altra parola chiarificatrice da Padre Pio. Ma il frate, paternamente la licenziò. Quella donna, con una grande speranza nel cuore e fiduciosa nelle parole del suo confessore, si allontanò da San Giovanni Rotondo, convinta di ritrovare la luce, e che avrebbe risolto quanto le stava a cuore. Giunta al suo paese di origine, si trovò a pregare San Michele, il quale era il Patrono del suo stesso paese in cui proprio in quei giorni veniva festeggiato. La preghiera all’Arcangelo che capitò sotto gli occhi della donna così diceva: “O glorioso mio protettore e avvocato San Michele…”. A queste invocazioni, la donna comprese chiaramente che doveva rivolgersi al Principe delle Milizie Celesti, ricordando le parole del frate del Gargano, e che San Michele era il suo avvocato. A lui si raccomandò caldamente e grazie all’Arcangelo ogni cosa riuscì secondo i suoi desideri.

Orbene, conoscendo Padre Pio la potenza e la grandezza di San Michele, desiderava che egli venisse conosciuto e amato dai suoi figli spirituali, e a questo proposito nel nuovo Santuario della Madonna delle Grazie, come già abbiamo ricordato, fece addirittura costruire un altare tutto particolare in onore del Santo Arcangelo.


giovedì 20 luglio 2023

Beati voi, o tribolati!


Coraggio, o tribolati!
O voi che soffrite, fatevi coraggio! Gesù vi dice: Beati quelli che soffrono, perché saranno consolati”.
Si può guadagnare più davanti a Dio in un giorno di sofferenza presa con rassegnazione, anziché in un anno di vita tranquilla. Vale più dire nel dolore: “Signore, vi amo... Sia fatta la Vostra Volontà!", anziché recitare lunghi Rosari, quando tutto va secondo i propri gusti.
Voi che soffrite nel corpo e sentite tutto il peso di questa misera carne, non dimenticate che il vostro corpo è la prigione della anima; nella prigione però si espia.
Voi che sentite il peso di dolori morali, sollevate il vostro spirito, pensando che nel dolore si accumula Amore di Dio.


Dal libro di Don Giuseppe Tomaselli, il "Vero Amore", pag. 67-68


sabato 15 luglio 2023

Chi prega per un'anima del Purgatorio non sa quale gioia procura all'anima


L.X. in Purgatorio, alla mistica suor Beghe:

“Siamo in attesa di qualche preghiera, talora per anni, che sembrano durare un eternità, perché esse sono la manna celeste che cade sulle nostre anime, le quali periscono nel fuoco che non cessa mai; il fuoco che purifica le anime e le eleva verso Dio.
Gli stagni, lavacri di purificazione, che le nostre anime preferiscono, sono le preghiere e i sacrifici che vengono offerti da altri. Chi prega per un'anima del Purgatorio non sa quale gioia procura all'anima.
Dio è Bontà e Giustizia perfette”.

25-1-1987


Fonte: Libro "Comunicazioni dall'aldilà"


La Miracolosa Guarigione di Santa Gemma Galgani per intercessione di San Gabriele dell'Addolorata


San Gabriele dell’Addolorata ebbe un ruolo molto importante nella vita di Santa Gemma. Per lui la Santa di Lucca aveva una devozione straordinaria (al tempo di Gemma, San Gabriele era Venerabile, non ancora Santo), al punto da considerarlo suo patrono e protettore. Gabriele apparse a Gemma molte volte, dandole consigli e parole d’incoraggiamento dal Cielo.

Per intercessione di San Gabriele, Gemma guarì da una grave malattia che l’affliggeva, ed in una delle sue apparizioni, egli pose lo stemma passionista sul fianco della Santa di Lucca dicendole profeticamente: “Tu sarai passionista”.

Gemma cominciò ad ammalarsi di una curvatura alla spina dorsale. Inoltre contrasse la meningite, che la lasciò temporaneamente sorda. Dei grossi ascessi le si formarono in testa, le caddero i capelli, e infine le membra divennero paralizzate. Il medico curante tentò molti rimedi nessuno dei quali ebbe successo. Gemma peggiorava.

Gemma cominciò una devozione al Venerabile Gabriele Possenti dell’Addolorata (ora San Gabriele). Sul suo letto di malata lesse la storia della sua vita. Più tardi scrisse del Venerabile Gabriele:

Da quel giorno che il mio nuovo protettore Venerabile Gabriele mi aveva salvata l’anima, cominciai ad averne divozione particolare: la sera non trovavo il sonno, se non avevo l’immagine sua sotto al guanciale, e cominciai fino d’allora a vedermelo vicino (qui non so spiegarmi: sentivo la sua presenza). In ogni atto, in ogni azione cattiva che avessi fatta, mi tornava alla mente Confratel Gabriele, e mi astenevo” .

Gemma, che ora aveva vent’anni, sembrava in punto di morte. Fu suggerita una novena come l’unica via di salvezza. A mezzanotte del 23 febbraio 1899, Gemma udì il rumore di un rosario e si accorse che il Venerabile Gabriele le stava davanti. Le parlò così:

Vuoi guarire? . . . prega con fede il Cuore di Gesù; ogni sera, fino che non sarà terminata la Novena, io verrò qui da te, e pregheremo insieme il Cuor di Gesù”.

Il primo giorno di marzo la novena finì.
La Grazia fu accordata: Gemma era guarita!
Quando si alzò, coloro che le stavano intorno piangevano di gioia. Sì, era stato compiuto un Miracolo!

mercoledì 12 luglio 2023

“La Madonna è bellissima”.... parola di Natuzza Evolo


O Mamma, nel tuo cuore metto tutto il mondo, salvalo. Amen

La Madonna - racconta Natuzza - è bellissima! Mi appare molto giovane, come una ragazza di 15-16 anni, vestita di bianco, con la pelle scura, sollevata da terra e tutta piena di luce: "Io sono la Mamma tua e di tutto il mondo. Io sono il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime"”.

Così su indicazione di Natuzza e sotto sua indicazione viene realizzata la statua del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, che sarà offerta alla devozione popolare il 13 novembre 1993 durante una solenne concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Domenico Cortese e sotto una pioggia battente. La statua la rappresenta con le braccia aperte, leggermente inclinata in avanti come una mamma che si piega ad accogliere il figlio.


sabato 8 luglio 2023

L'Umiltà di "Mamma Natuzza"


A chi le chiedeva se si sentisse una persona straordinaria, Natuzza Evolo rispondeva: «No, mi sento un verme di terra! Io sono una poveraccia! Io non mi sento niente, proprio niente!».
In queste parole trovava conferma in quell’umiltà che la contraddistingueva in quel qualificarsi come un "verme" un "niente". Anche i più scettici, conoscendola, si sono ricreduti. Chiunque abbia avuto modo di incontrarla ha visto dissiparsi in quel suo materno sorriso ogni residuo di diffidenza.
Se volete, posso essere vostra madre, potete chiamarmi mamma” diceva, e così per molti lei era "Mamma Natuzza".


mercoledì 5 luglio 2023

L'Aldilà è incomparabilmente più bello della terra


A. in Paradiso, alla mistica suor Beghe:

“Nessuno mi deve piangere perché sono felice. Dio mi ha fatto una grande grazia permettendomi di lasciare la terra, perché l'Aldilà è incomparabilmente più bello della terra. Sono giunto nell'altra vita non sapendo quasi nulla delle bellezze straordinarie che avrei visto e che nessuno della terra può immaginare né concepire nel suo pensiero. Le Anime sono rapite nell'Amore di Dio e questo stato è inesprimibile: mi colma di gioia al di là delle mie speranze”.

3-8-1987


Fonte: Libro "Comunicazioni dall'aldilà"




Suor Beghe è una consacrata belga, tutt'oggi vivente, che ha ricevuto il Dono di ricevere molti Messaggi provenienti dall'Aldilà, da anime che sono in Paradiso e in Purgatorio, nonché dallo stesso nostro Signore Gesù Cristo e dalla Sua e nostra Madre Maria Santissima.
Trattandosi di una persona ancora vivente, la Chiesa non si è espressa sull'autenticità di questi Messaggi, ciò nondimeno essendo ella una persona consacrata ed essendo seguita dalla Chiesa, ci sono molti motivi per ritenere che essi siano autentici.
Io stesso ho potuto leggere molti di questi Messaggi ricevuti da questa suora del nord Europa, e li ho trovati sempre molto belli, sapienti e ricchi di spunti... per cui ho deciso di riportarli sulle pagine di questo blog, un po' per volta, con (mi auguro) beneficio spirituale per tutti coloro che li leggeranno e mediteranno.

Marco

sabato 1 luglio 2023

Tre destini possibili ci attendono alla nostra morte


Un'anima macchiata di peccato, quando si presenta al Giudizio di Dio, scorge da una parte la Maestà, la Purezza, e lo Splendore di Dio e dall'altra, la sua bassezza, la sua colpevolezza, la sua indegnità.
Non implora, non discute, non perora il caso. Essa vede e dal profondo emerge il suo giudizio: "O Signore, io sono indegna!".

L'anima macchiata di peccato veniale si getta nel Purgatorio a lavare la sua veste battesimale; ma l'anima irrimediabilmente macchiata dal peccato mortale, l'anima morta alla Vita Divina della Grazia, si precipita nell'inferno con la stessa naturalezza con cui una pietra abbandonata dalla mia mano cade al suolo.

Tre destini possibili ti attendono alla morte:

Inferno: Dolore senza Amore.
Purgatorio: Dolore con Amore.
Paradiso: Amore senza Dolore.


Fulton J. Sheen, da "Vi presento La Religione"