domenica 26 febbraio 2023

La ricetta della Santità

Il 24 giugno all’oratorio si faceva festa: era l’onomastico di Don Bosco. Ognuno cercava di manifestargli il suo affetto e Don Bosco ricambiava con cuore grande.
La sera del 23 giugno 1855 disse ai suoi ragazzi: «Domani volete farmi la festa, e io vi ringrazio. Da parte mia, voglio farvi il regalo che più desiderate. Perciò ognuno prenda un biglietto e vi scriva sopra il regalo che desidera. Non sono ricco, ma se non mi chiederete il Palazzo Reale, farò di tutto per accontentarvi».
Quando lesse i biglietti, trovò domande serie e bizzarre. Chi gli chiedeva «cento chili di torrone per averne per tutto l’anno», chi un cucciolo «al posto di quello che ho lasciato a casa».
Sul biglietto di Domenico Savio trovò 5 parole: «Mi aiuti a farmi Santo».

Don Bosco chiamò Domenico e gli disse: «Quando tua mamma fa una torta, usa una ricetta che indica i vari ingredienti da mescolare: lo zucchero, la farina, le uova, il lievito… Anche per farsi Santi ci vuole una ricetta, e io te la voglio regalare. È formata da tre ingredienti che bisogna mescolare insieme.

Primo: Allegria. Ciò che ti turba e ti toglie la pace non piace al Signore. Caccialo via.

Secondo: I tuoi doveri di studio e di preghiera. Attenzione a scuola, impegno nello studio, pregare volentieri quando sei invitato a farlo.

Terzo: Far del bene agli altri. Aiuta i tuoi compagni quando ne hanno bisogno, anche se ti costa un po’ di disturbo e di fatica. La ricetta della Santità è tutta qui».


domenica 19 febbraio 2023

La tristezza è l’arma di satana!

Ecco ciò che scrive San Francesco di Sales nella Filotea:

Il maligno gode nella tristezza e nella malinconia, perché lui stesso è, e lo sarà per l’Eternità, triste e malinconico, separato da Dio per sempre; per cui vorrebbe che tutti fossero così. La cattiva tristezza turba l’anima, la mette in agitazione, le dà paure immotivate, genera disgusto per l’orazione, assopisce e opprime il cervello, priva l’anima di consiglio, di proposito, di senno, di coraggio e fiacca le forze.

In conclusione, è come un duro inverno che cancella tutta la bellezza della terra e manda in letargo gli animali; infatti la tristezza toglie ogni bellezza all’anima e la rende quasi paralizzata e impotente in tutte le sue facoltà.

Il nemico si serve della tristezza per portare le sue tentazioni contro i buoni; da un lato cerca di rendere allegri i peccatori nei loro peccati, e dall’altro cerca di rendere tristi i buoni nelle loro opere buone; e come non gli riuscirebbe di attrarre al male se non presentandolo in modo piacevole, cosi non potrebbe distogliere dal bene se non facendolo trovare sgradevole.

S. Francesco di Sales ci indica i RIMEDI

1) Dice S. Giacomo: se qualcuno è triste, PREGHI: la preghiera è il rimedio più efficace perché innalza lo spirito a Dio, nostra unica gioia e consolazione; nella preghiera poi, serviti di affetti e parole interiori ed esteriori, che portano alla fiducia e all’Amore di Dio.

2) COMBATTI con forza la tendenza alla tristezza; e anche se hai l’impressione che tutto quello che stai facendo in quel frangente rimanga distante e freddo, triste e fiacco, non rinunciare a farlo; il nemico vuole per mezzo della tristezza far morire le nostre buone opere, ma vedendo che non sospendiamo di farle, e che compiute con sforzo valgono di più, cesserà di tormentarci.

3) CANTA dei canti spirituali; spesso il maligno abbandona il campo di fronte a questa arma. Un esempio ci viene dallo spirito maligno che assediava e possedeva Saul, la cui violenza era dominata dalla recita dei SALMI della Bibbia.

4) E’ cosa buona occuparsi in atti esteriori e variarli più che possiamo, per distrarre l’anima dall’oggetto della tristezza, purificare e riscaldare gli spiriti; questo perché la tristezza è una passione fredda e arida.

5) Compi atti esteriori di fervore, anche se non ci trovi alcuna attrattiva; abbraccia il Crocifisso stringendolo al cuore, baciagli le mani e i piedi, alza gli occhi e le mani al Cielo, indirizza tutta la tua voce a Dio con parole di amore e fiducia.

6) La frequenza alla S. COMUNIONE è ottimo rimedio; perché questo Pane Celeste darà forza al cuore e gioia allo spirito.

7) Manifesta tutti i tuoi sentimenti, affetti, i pensieri al SACERDOTE CONFESSORE, con umiltà e sincerità.

Rimettiti tra le mani di Dio, e preparati a sopportare con pazienza questa fastidiosa tristezza, come giusta punizione per le tue stupide gioie; e sii certo che Dio, dopo averti messo alla prova, ti libererà da questo male e ti ricompenserà CON LA VERA GRAZIA.


mercoledì 15 febbraio 2023

La Potenza della Benedizione sulle anime

Gesù parla della Potenza della Benedizione alla mistica e stigmatizzata Teresa Neumann

“Cara figlia, voglio insegnarti a ricevere la Mia Benedizione con fervore. Cerca di capire che qualcosa di grande ha luogo quando ricevi la Benedizione da un mio sacerdote. La Benedizione è uno straripamento della Mia Divina Santità. Apri la tua anima e lascia che diventi Santa attraverso la Mia Benedizione. Essa è rugiada celestiale per l’anima, attraverso la quale tutto ciò che viene fatto può essere fruttuoso. Tramite il potere di benedire, ho dato al sacerdote il potere di aprire il tesoro del Mio Cuore e di riversare una pioggia di Grazie sulle anime. Quando il sacerdote benedice, Io benedico. Allora una sterminata corrente di Grazie fluisce dal Mio Cuore all’anima fino a riempirla completamente. In conclusione, tieni aperto il tuo cuore per non perdere il beneficio della Benedizione.

Attraverso la Mia Benedizione ricevi la Grazia di Amore e di aiuto per l’anima e per il corpo. La Mia Santa Benedizione contiene tutto l’aiuto che è necessario all’umanità. Per mezzo di essa ti è data la forza e il desiderio di cercare il Bene, di sfuggire il male, di godere della protezione dei Miei figli contro i poteri delle tenebre. E’ un grande privilegio quando ti è concesso di ricevere la Benedizione. Non puoi capire quanta Misericordia ti giunge per mezzo suo. Perciò mai ricevere la Benedizione in modo piatto o distratto, ma con tutta la tua attenzione completa!! Tu sei povera prima di ricevere la Benedizione, sei ricca dopo averla ricevuta.

Mi addolora che la Benedizione della Chiesa sia tanto poco apprezzata e così raramente ricevuta. La buona volontà è rafforzata per suo mezzo, le iniziative ricevono la Mia Provvidenza particolare, la debolezza è potenziata dal Mio Potere. I pensieri e le intenzioni sono spiritualizzati e tutte le cattive influenze neutralizzate. Ho dato alla Mia Benedizione poteri senza confini : essa proviene dall’Infinito Amore del Mio Sacro Cuore. Maggiore è lo zelo con il quale la Benedizione viene data e ricevuta, maggiore è la sua efficacia. Sia che venga benedetto un bambino, sia che venga benedetto il mondo intero, la Benedizione è assai più grande di 1000 mondi.

Rifletti che Dio è immenso, infinitamente immenso. Quanto piccole le cose a Suo paragone! E accade lo stesso, sia che uno soltanto, sia che molti ricevano la Benedizione: questo non ha importanza perché Io do a ciascuno a seconda della misura della sua Fede! E poiché Io sono infinitamente ricco di tutti i beni, vi è concesso di ricevere senza misura. Le tue speranze non sono mai troppo grandi, tutto supererà le tue più profonde aspettative! Figlia mia, proteggi chi ti dà la Benedizione! Stima altamente le cose benedette, così piacerai a Me, tuo Dio. Ogni volta che tu sei benedetta, sei unita più strettamente a Me, santificata di nuovo, risanata e protetta dall’Amore del Mio Sacro Cuore.

Spesso Io tengo nascosti i risultati della Mia Benedizione in modo che siano conosciuti soltanto nell’Eternità. Spesso sembra che le Benedizioni non abbiano risultato, invece è meravigliosa la loro influenza; anche i risultati apparentemente infruttuosi sono una Benedizione ottenuta attraverso la Santa Benedizione; questi sono i misteri della Mia Provvidenza che non desidero manifestare. Le Mie Benedizioni molte volte producono effetti sconosciuti all’anima. Perciò abbi grande fiducia in questo straripamento del Mio Sacro Cuore e rifletti seriamente su questo favore (ciò che gli apparenti risultati sono a te nascosti).

Ricevi la Santa Benedizione sinceramente perché le sue Grazie entrano soltanto nel cuore umile! Ricevila con buona volontà e con l’intenzione di diventare migliore, allora essa penetrerà nella profondità del tuo cuore e produrrà i suoi effetti. Sii una figlia della Benedizione, allora tu, tu stessa sarai una Benedizione per gli altri.”


giovedì 9 febbraio 2023

La Conversione del medico ateo

Racconta Padre Eusebio, confratello e grande amico di Padre Pio:

“ Un medico ateo, andato a trovare un amico, rimane turbato dopo aver visto un immagine di Padre Pio. Mentre l'amico gli parla del Padre, questo medico sente una forza misteriosa che lo spinge ad andare a San Giovanni Rotondo. L'indomani parte con l'amico che era un figlio spirituale dello Stigmatizzato del Gargano e nell'incontro col Padre prova dei turbamenti che non gli danno pace e risente le sue parole come un invito alla Conversione.
"Ma tu - gli disse Padre Pio - non pensi mai alla tua povera anima? Non vedi che la tua anima va in rovina?".
Quando il Padre, dopo ripetuti incontri, gli disse: "Genovese, va' giù che ti confesso", l'uomo non oppose alcuna resistenza. Ma prima che il medico cominciasse a parlare, il Padre gli snocciolò, una dopo l'altra, tutte le sue colpe, anche quelle che aveva dimenticato. Tornato a Genova quest'uomo decise di farsi apostolo della dottrina Cristiana, raccontando a tutti la storia della sua Conversione.

Al termine di questo e altri racconti, si rivolgeva a me e diceva: "Santifica te stesso per la Santificazione degli altri".

Padre Pio diceva che bisogna sempre andare avanti nella vita spirituale, altrimenti succede come alla barca, la quale se invece di avanzare si ferma, il vento la rimanda indietro ”.


Dai ricordi di Padre Eusebio su Padre Pio


martedì 7 febbraio 2023

Le due strade

Un giorno vidi due strade: una strada larga cosparsa di sabbia e di fiori, piena di allegria, di musica e di vari passatempi. La gente andava per quella strada ballando e divertendosi. Giungono alla fine, ma non s'accorgono che è finita. Alla fine di quella strada c'era uno spaventoso precipizio, cioè l'abisso infernale.
Quelle anime cadevano alla cieca in quella voragine; man mano che arrivavano, precipitavano dentro. E ce ne era un così gran numero, che era impossibile contarle.

E vidi un'altra strada, un sentiero, poiché era stretto e cosparso di spine e di sassi e la gente che andava per quella strada aveva le lacrime agli occhi ed era piena di dolori. Cadevano alcuni sulle pietre, ma si alzavano subito e proseguivano.
Alla fine della strada c'era uno stupendo Giardino pieno di ogni Felicità e tutte quelle anime vi entravano. Subito, fin dal primo momento, dimenticavano i loro dolori.


Fonte: Diario di Santa Faustina Kowalska