domenica 27 novembre 2022

La Santità consiste nel saper combattere i propri difetti tutti i giorni e a tutte le ore

Il cardinale Schuster di Milano voleva incontrare don Calabria, e una volta mi disse: “Dicono che sia un Santo, ma è proprio un Santo?

Mah, io dico di sì”.

Come fa a dirlo?

Ha tanti difetti...”.

Eh, dice, come fa ad essere Santo se ha tanti difetti?

Moltissimi ne ha. Un carattere strano, anche un po' scorbutico, alle volte”.

Allora come fa ad essere Santo?

Dico: “Sa perché è Santo? Perché bisogna vedere con quanta virtù, con quanta bontà, con quanta energia, con quanta premura e umiltà combatte i propri difetti. E io l'ho ammirato in questo, ha tanta virtù nel combattere i propri difetti che si rivela un gigante


Fonte: Rivista "Nomadelfia è una proposta"  N. 2 Anno 2017


mercoledì 23 novembre 2022

Non guardare chi è il Sacerdote

Angioletto mio, siete stato in banca stamane per riscuotere lo stipendio?

- Sì, Padre.

- E com'era il cassiere? Aveva per caso il naso storto e gli occhi strabici....??!! Eh sì, perché se il cassiere fosse brutto io rifiuterei lo stipendio.

- Padre, cosa dite mai? E che importa a me se il cassiere ha il naso storto? Egli mi dà lo stipendio. E a me interessa solo questo!

- E allora perché quando vai a confessarti, a riscuotere la Grazia del Signore, stai a criticare il prete e dici: se non è un Santo, io dal prete non ci vado?
Egli è l'amministratore del Sangue Redentore di Cristo. Cosa t'importa il resto? Se il prete è buono o cattivo a te non deve interessare.
Buono o cattivo che sia, la sua consacrazione e la facoltà ricevuta dal Vescovo per la confessione a te devono bastare.
Il Sacerdote attinge alla Cassa della Chiesa, ricca dei meriti di Cristo: ricordalo.


Don Dolindo Ruotolo (Napoli, 6 ottobre 1882 – Napoli, 19 novembre 1970)




Parlando di Fede, mi è capitato di sentire da certe persone, che esse sì, credono in Dio, ma che non frequentano la Chiesa perché i Sacerdoti "predicano bene ma razzolano male".
A parte che nessuna persona può sapere, nel profondo, com'è questo o quell'altro Sacerdote... solo Dio sa esattamente come siamo fatti! Ma a parte questo, questa frase mi suona tanto come una scusa per nascondere la nostra poca Fede e la nostra pigrizia, in quanto non si frequenta la Chiesa e i Sacramenti per il Sacerdote che c'è.... ma perché li c'è Cristo, vivo e vero, pronto ad attenderci e a farci dono della Sua Grazia. E solo questo ci deve interessare!
Le parole di Don Dolindo Ruotolo in questo breve colloquio con questo fedele, sono quanto mai veritiere proprio perché, come scritto, il Sacerdote attinge nello svolgere il proprio ministero dai meriti infiniti di Cristo... e non dai "suoi" meriti essendo lui, il Sacerdote, un "tramite" tra Gesù e i fedeli, a prescindere di come egli sia. Ricordiamocelo sempre e non giudichiamo mai nessuno! Solo Gesù ci deve interessare, e ci deve importare di essere le "migliori" persone possibili per Amore Suo e per il nostro maggior Bene.

Marco

giovedì 17 novembre 2022

La visione del Paradiso di Santa Faustina Kowalska

“ Oggi in ispirito sono stata in Paradiso e ho visto l’inconcepibile bellezza e felicità che ci attende dopo la morte.

Ho visto come tutte le creature rendono incessantemente onore e gloria a Dio. Ho visto quanto è grande la felicità in Dio, che si riversa su tutte le creature, rendendole felici. Poi ogni gloria ed onore che ha reso felici le creature ritorna alla sorgente ed esse entrano nella profondità di Dio, contemplano la vita interiore di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, che non riusciranno mai né a capire né a sviscerare.

Questa sorgente di felicità è immutabile nella sua essenza, ma sempre nuova e scaturisce per la beatitudine di tutte le creature. Comprendo ora San Paolo che ha detto: Occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò nel cuore d’uomo ciò che Dio prepara per coloro che Lo amano”.

E Dio mi fece conoscere la sola ed unica cosa che ai Suoi occhi ha un valore infinito e questa è l’amore di Dio, l’amore, l’amore ed ancora una volta l’amore. E nulla è paragonabile ad un solo atto di puro amore di Dio. Oh, quali ineffabili favori concede Iddio ad un’anima che Lo ama sinceramente! Oh, felici quelle anime che già qui su questa terra godono dei Suoi particolari favori! Ed esse sono le anime piccole ed umili. Grande è la Maestà di Dio, che ho conosciuto più a fondo, che gli spiriti celesti adorano secondo il grado della loro grazia e la gerarchia in cui si dividono.

La mia anima quando ha visto la potenza e la grandezza di Dio non è stata colpita dallo spavento né dal timore; no, no, assolutamente no! La mia anima è stata colmata di serenità e d’amore e più conosco la grandezza di Dio e più gioisco per come Egli è. E gioisco immensamente per la Sua grandezza e sono lieta di essere così piccola, perché, proprio perché sono piccola, mi prende in braccio e mi tiene accanto al Suo cuore.

O mio Dio, quanta pena mi fanno gli uomini che non credono nella vita eterna! Quanto prego per loro, affinché li investa il raggio della Misericordia e Dio li stringa al Suo seno paterno. O amore, o regina della virtù!

L’Amore non conosce timore; attraversa tutti i cori degli angeli che montano la guardia davanti al Suo trono. Esso non teme nessuno, esso raggiunge Dio e s’immerge in Lui come nel suo unico tesoro. Il Cherubino con la spada di fuoco, che fa la guardia in Paradiso, non ha potere su di esso. O puro amore di Dio, quanto sei grande ed impareggiabile! Oh, se le anime conoscessero la Tua potenza! ”


Fonte: Diario di Santa Faustina Kowalska - 27.11.1936




Bellissima, meravigliosa descrizione del Paradiso che, per immensa Grazia, il buon Dio ha concesso a Santa Faustina Kowalska di vedere e di descrivere con parole umane, per il Bene suo e di tutte le anime. Ed è una testimonianza importantissima che ci può dare una vaga idea di quanta Felicità e Beatitudine attende l'uomo che varcherà quella soglia ed entrerà nel Regno Celeste.
Ebbene il Signore ha destinato l'uomo a questo, a questa immensa Beatitudine per tutta l'Eternità! Non è questo un motivo per amare questo nostro buon Dio? Per cercare di amarlo con tutto noi stessi?
Pensiamo, pensiamo spesso al Paradiso e a ciò che ci attenderà... e viviamo la vita in questa ottica di Eternità. Penso che questo pensiero ci aiuterà ad essere persone migliori e a vivere la vita con tanto più Amore.

Marco

domenica 13 novembre 2022

Un vero Adoratore

Un vero adoratore non è una persona che danza quando vince. Non è una persona che canta le lodi quando il nemico è stato messo in fuga. Un vero adoratore è una persona che ha imparato ad avere fiducia in Dio nella tempesta.
L'adorazione di questa persona non consiste solo in parole, ma nello stile di vita. La sua anima riposa in ogni situazione, perché la sua fiducia nella fedeltà di Dio è irremovibile.

David Wilkerson


Che cosa vuol dire allora adorare Dio? Significa imparare a stare con Lui, a fermarci a dialogare con Lui, sentendo che la Sua Presenza è la più vera, la più buona, la più importante di tutte.

Papa Francesco


sabato 5 novembre 2022

C'è un altra vita

Racconta il padre Lacordaire che un celebre principe polacco stava scrivendo un libro contro l'immortalità dell'anima.

Un giorno, mentre il principe passeggiava nel suo giardino, gli si avvicinò una povera donna, che, tutta afflitta, gli chiese un'elemosina per far celebrare una Messa in suffragio di suo marito defunto.
Il principe, benché miscredente, prese di tasca una moneta e la consegnò alla donna.

Passano alcuni giorni, e una sera il principe era intento a ritoccare il suo manoscritto quando a un certo punto alza gli occhi e vede davanti a sé un uomo, che gli dice: «Principe, io sono il marito di quella donna a cui avete regalato una moneta per una Messa in mio suffragio. Vengo dal Purgatorio per ringraziarvi della carità che avete fatto a mia moglie e a me, e a ricambiarvela col dirvi: c'è un'altra vita».


Fonte: Web


Dinanzi a Dio tutto si paga

Un giorno un frate chiese a Padre Pio di applicare la celebrazione della S. Messa a suffragio dell’anima di suo padre, morto trent’anni prima. Padre Pio disse che lo avrebbe fatto nella Messa del giorno dopo.
La mattina seguente, dopo la celebrazione, Padre Pio disse a quel frate: «Gioisci. Oggi il tuo papà è entrato in Paradiso!». Ma quel frate, invece di gioire, si rattristò e disse: «Ma Padre, il mio papà è morto già da trent’anni». Al che Padre Pio esclamò: «Dinanzi a Dio tutto si paga».