domenica 26 dicembre 2021

Un uomo lontano dal Signore salvato per dei fiori

Una signora aveva un marito che praticava pochissimo la religione. A lei piaceva decorare con fiori l'immagine della Vergine che aveva in casa sua, e il marito le procurava e le portava sempre quei fiori. Un giorno morì senza molte apparenze di aver finito religiosamente la sua vita. Lei piangeva sconsolata, quindi fece un lungo viaggio per consultare il Santo curato d'Ars. Lui le disse: "E non ricorda i fiori che ci ha messo per abbellire l'immagine della Santissima Vergine? Per quel piccolo dettaglio ha ottenuto il morire riconciliato con Dio. Ma la sua anima in Purgatorio ha bisogno di tante preghiere".


Dal libro "San Giovanni Maria Vianney" di Padre Eliécer

mercoledì 15 dicembre 2021

Le lacrime di Padre Pio


Quando pensiamo o parliamo di Padre Pio, spesso rimaniamo affascinati dai tanti Doni e Carismi straordinari di cui il Signore lo aveva così generosamente dotato, nonché dagli aspetti più “mirabolanti” della sua vita, così ricca di episodi significativi a stretto contatto col soprannaturale. Viene quasi spontaneo legare la figura del Santo di Pietrelcina a questa cose, mentre spesso tendiamo a mettere in secondo piano altri aspetti più “ordinari” della sua vita, perché “solleticano” meno il nostro interesse. Ma la Santità di uomo non si vede solamente dagli eventi straordinari della propria esistenza, ma anche, e forse ancor di più, da quegli aspetti della vita che rientrano nell'ordinarietà, vissuti però con Amore straordinario. E in questo contesto vorrei mettere in evidenza un aspetto peculiare della vita di Padre Pio: quello delle lacrime!
Padre Pio ha sempre avuto il Dono delle “lacrime”, ovvero quello di piangere spesso.... ma non per frivoli o superficiali sentimentalismi, ma bensì per Amore, Amore vero nei confronti delle anime che spesso, spessissimo gli laceravano il cuore con i loro peccati, con il loro cattivo comportamento, con la loro lontananza o indifferenza nei confronti del Signore. E per questi peccati Padre Pio piangeva molto, soprattutto durante la notte, nelle sue lunghe, intense e spesso dolorose notti passate nella propria celletta del convento di San Giovanni Rotondo, quasi sempre senza dormire. Ma il Santo di Pietrelcina piangeva anche per altri motivi, aveva tante ragioni per farlo, ma sempre a motivo del suo grande, sconfinato Amore per Gesù e la Madonna. A questo proposito c'è un aneddoto molto significativo che ho appreso attraverso l'emittente televisiva Padre Pio TV e raccontato da quel bravissimo frate cappuccino che rispondeva al nome di Frate Marciano Morra (scomparso il 17 gennaio 2021 per leucemia). Questo aneddoto riguarda il Santo di Pietrelcina nel suo periodo di noviziato, e penso sia una bella cosa farlo conoscere.
Durante questo periodo, il giovane Francesco Forgione (non aveva ancora assunto, naturalmente, il nome di Padre Pio) assieme ai suoi giovani confratelli, passava tutti i giorni un certo periodo di tempo meditando la Passione e Morte di nostro Signore Gesù Cristo, così come prevedeva la regola di allora. Al termine di questo tempo di meditazione ogni aspirante frate, a turno, doveva riassettare la stanza dove si erano riuniti insieme, sistemando i banchi, spazzando per terra e così via. Uno dei compagni di noviziato del futuro Santo, ci ha lasciato a questo proposito una preziosa testimonianza. Lui, come ciascun altro novizio, al termine di questa meditazione, poteva perfettamente capire in quale posto si era seduto Padre Pio, perché dovunque lui si mettesse rimaneva sempre una traccia di acqua sul pavimento, quasi una piccola “pozzanghera”. Ma donde veniva quest'acqua? Veniva dagli occhi del futuro Santo, occhi che piangevano lacrime di Amore e di Dolore nel meditare la Passione di Gesù, una meditazione che non lasciava certamente indifferente il giovane Francesco il quale non riusciva mai, mai a trattenere le lacrime.... era più forte di lui! Queste lacrime erano la prova più tangibile del suo vero, grandissimo Amore per Gesù, un Amore profondo, vissuto, partecipato.... così partecipato che, di lì a poco, lo avrebbe persino rivissuto nella propria carne! La Santità del resto è proprio questo: non si è Santi perché si hanno Doni o Carismi straordinari.... questi semmai vengono donati dallo Spirito Santo come conseguenza di questa Santità. Ma la Santità consiste nell'amare, nell'amare intensamente, fortemente, anche dolorosamente..... e amare significa fare dono di sé, fare la Volontà di Colui che si ama, Gesù in questo caso, e volergli piacere in tutto e per tutto! E le lacrime sono una prova tangibile di questo Amore!
Le lacrime sono un grande Dono, e lo stesso Papa Francesco ci invita a chiederlo al buon Dio questo Dono! Le lacrime, come ci ha lasciato detto il Papa, sono “una lente d'ingrandimento” che ci aiuta a vedere meglio Dio!

Marco