Re, in Purgatorio, alla mistica Suor Beghe:
“Sono in Purgatorio, ma nessuno prega per me. Anche mia moglie non ha mai un pensiero verso di me, mentre il giorno del nostro matrimonio ci eravamo promesso il mutuo soccorso. Ora mi sento come il rifiuto dell'umanità. Ora comprendo tutto quello che da vivo sulla terra non comprendevo e che avrei dovuto accettare fedelmente in uno spirito di Fede e di sottomissione alla Chiesa Cattolica. Ora comprendo che i Dieci Comandamenti sono stati dati agli uomini perché essi sono necessari all'uomo per conoscere il cammino che lo porterà in Paradiso.
Ora so quanto è grande la tara dell'uomo a causa del peccato originale, e l'uomo è veramente pazzo nel disprezzare questo handicap, nel non lottare con tutte le sue forze per dominare, per mezzo di privazioni, liberamente acconsentite, la sua natura decaduta.
Prega per me, te ne supplico, poiché il tuo cuore non sopporterebbe la conoscenza delle pene di questo luogo. Questo luogo mi solleva le viscere per il disgusto e l'angoscia.
Sono punito per ciò con cui ho peccato sulla terra: ho abusato della buona tavola.
Prega per me e ti ringrazierò eternamente. Puoi anche mortificarti per aiutarmi a superare queste nausee spaventose che mi tolgono tutte le forze e che paralizzano ogni mio minimo sforzo?
So che non sono il solo a domandartelo, ma il tuo amore per le povere Anime del Purgatorio, mi fa osare di chiedertelo”.
Fonte: Libro "Comunicazioni dall'aldilà"
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