martedì 25 giugno 2024

Due trappole che utilizza il diavolo per ingannare i giovani


Nel 1847 Don Bosco si rivolse calorosamente ai suoi ragazzi avvertendoli degli inganni del diavolo.

Ci sono due insidie che il diavolo usa per scoraggiare i ragazzi dal cercare di essere buoni:

La prima trappola è ficcarti in testa l'idea che obbedire alle Leggi di Dio significa essere infelici, senza divertirsi.
Quando Don Bosco presentò il suo libro di preghiere disse: “Questo è lo scopo di questo libricino: insegnarvi a servire Dio ed essere sempre felici”.

La seconda trappola è far loro sperare in una lunga vita, pensando che potranno sempre ravvedersi nella vecchiaia, o quando la morte incombe.
Fate attenzione figli miei, perché molti sono stati ingannati in questo modo. Chi può garantire che raggiungerai mai la vecchiaia? Possiamo fare un patto con la morte per aspettare finché saremo vecchi? La vita e la morte sono nelle mani di Dio ed Egli ne dispone come meglio crede.
Non lasciare che il diavolo ti prenda per il naso”.


Don Giovanni Bosco


lunedì 24 giugno 2024

Cara Luna, dolce e rassicurante amica


Cara, dolce, rassicurante Luna
queste parole, questi versi sono dedicati a te!

La prima parola che mi viene da dire, pensando a te, è....
SERENITA'.
Sì perché tu trasmetti Serenità, o astro luminoso
sei rassicurante,
sei benevola,
sei sempre presente,
qualsiasi cosa accada.

Non ti si vede sempre, o cara Luna,
perché a volte ti “nascondi”,
sei coperta dalle nuvole,
altre volte il cielo non è terso....
Ma la cosa bella di te, amica cara
è che quando sei visibile,
non ti presenti mai allo stesso modo.
Alle volte sei “piena”, bellissima, lucente
come un meraviglioso “disco” perfetto;
altre volte non sei completa,
manca una “parte” di te;
alle volte sei a metà,
altre volte sei uno “spicchio”,
a volte più grande e a volte più piccolo.
Alle volte sei nitidissima,
altre volte più opaca,
come se ti si vedesse attraverso un vetro appannato.
Alle volte sei come una grande sfera
e alla volte come una piccola pallina;
le tue dimensioni variano continuamente,
e in un modo che non si può prevedere.

E poi.... vogliamo parlare dei tuoi colori?
Alle volte sei bianchissima,
come un Ostia Consacrata;
altre volte tendi più verso il giallo,
altre volte sei proprio completamente gialla,
e poi, più raramente
tendi all'arancione
e persino, in rarissime occasioni,
al rosso.

Ma in qualunque modo tu sia,
o benevolo astro,
sei sempre gentile,
garbata,
mai invadente,
e non trasmetti mai paura
ma solo sentimenti benevoli e pacifici.

Capita sovente,
o dolcissima Luna,
che durante le mie notti insonni,
io guardi fuori attraverso i battenti dalla mia finestra
e ti vedo,
sempre rassicurante,
come una cara e sempre vigile amica,
che veglia costantemente su di me e su tutto l'intero mondo.
Ed io ti paragono proprio a un amica fedele e fidata,
un amica che non ti deluderà mai.
Perché tu ci sei sempre o benedetta Luna,
ci sei anche quando non ti si vede,
proprio come gli amici “veri”,
che ci sono sempre,
anche se non sempre sono presenti accanto a noi.

Tra me e me penso....
che qualsiasi cosa accada,
in qualsiasi modo si “muova” il mondo,
la nostra società,
spesso frenetica,
tu ci sei sempre e per tutti!
Personalmente credo che tu esista
per “donare” Serenità
a chiunque ti guardi, chiunque esso sia,
giovane o anziano,
povero o ricco,
sano o malato.
Tu ci sei sempre, o magnifico astro
e non fai differenze di persone,
non giudichi nessuno.
Tu ci sei per tutti,
allo stesso modo,
anche se ciascuno di noi ti vede e ti “sente” in maniera diversa,
in base al proprio stato d'animo,
al proprio carattere,
al proprio percorso di vita.

Noi uomini, un giorno, non saremo più su questa terra...
Ciascuno di noi ha a disposizione un “tempo”,
alle volte più lungo,
alle volte più breve,
alle volte “speso” bene,
altre volte, meno.
Noi uomini “passiamo”....
ma tu no, tu rimani sempre,
presenza costante nel nostro cielo,
qualsiasi cosa accada.

E' bello pensare, o benevolo satellite,
che come noi oggi ti vediamo,
così ti vedevano i primi uomini,
e poi i Romani,
gli Egizi,
gli Aztechi,
e qualsiasi altro popolo,
in ogni epoca del mondo.
E ti vedeva anche Gesù,
assieme ai Suoi fidati Apostoli,
quando nelle fresche notti dei Loro giorni,
si riposavano dopo aver percorso in lungo e in largo,
le scoscese terre di Palestina e Israele,
per portare la “Buona Novella” alle genti.

Cara, dolce, rassicurante Luna,
io mi sento colmo di Gratitudine
nei confronti del nostro buon Dio,
per averti donata a noi!
E Lui non fa nulla senza scopo,
senza motivo,
e il tuo motivo di essere c'è, esiste....
Tu ci porti Pace,
Serenità,
Candore.

Se bella, o dolcissima amica,
sei umile,
sei pacifica,
sei poco appariscente,
ma ci sei sempre
e trasmetti conforto.
Noi uomini dovremmo prendere esempio da te.

Che il Signore, nostro Dio, sia Eternamente Benedetto
per averti pensata,
creata
e donata a noi!
Un eterno, infinito “Grazie” per questo!

Amen


Marco


domenica 23 giugno 2024

Il tuo compito!


Indicazioni e moniti delle Anime del Purgatorio alla mistica austriaca Maria Simma:

Pensaci! Dio ti ha affidato, per l’intera tua esistenza, un compito particolare! Egli si aspetta che questo compito venga eseguito da te, e da te soltanto! Solo tu puoi farlo; nessun altro può sostituirti. Se questo compito non è condotto a termine, resta incompiuto per tutta l’eternità. Tu sei responsabile per i consigli che offri a tutti coloro che vengono qui da te. Prega, dunque, lo Spirito Santo perché tu possa consigliarli bene e quindi avvicinarli a Dio! Che l’amore e la bontà in te prevalgano con tutti! Invoca la benedizione di Dio su tutti coloro che entrano od escono dalla tua casa. Questo è il tuo compito. Fa’ che nulla ti scoraggi. Con l’aiuto di Dio vincerai tutte le difficoltà, poiché la Salvezza delle anime richiede sacrifici.

Anche ogni altra persona riceve da Dio un compito particolare! E cioè che ella lavori sulla propria anima e sulle proprie abilità per quanto le sia possibile! Che queste possano sempre crescere e migliorare per meglio onorare Dio. Che ella possa rendere più bella la propria anima e quella degli altri, e che possa sempre aiutare il fratello a progredire verso il gaudio eterno. In ogni dono datole da Dio, vi è un compito, una richiesta, una responsabilità. Ringrazia il Signore per questo compito e sforzati sempre di svolgerlo. Non sai quanto tempo ti resta per condurlo a termine. Che ognuno possa portare a termine il proprio compito!

L’Amore di Dio ti tocca in ogni pensiero e desiderio buono che attraversa la tua anima, in ogni decisione gioiosa della tua volontà di fare il bene, in ogni momento di gioia che ti rinfranca, in ogni dolce inclinazione ad amare che ti sfiora il cuore, in ogni sofferenza che ti arriva, in ogni parola buona che senti pronunciare, in ogni buon esempio che sei portata ad imitare, in ogni elogio che hai meritato; anche in ogni correzione che ti è fatta, in ogni umiliazione che subisci, in ogni prova di pazienza a cui sei sottoposta, in ogni mancanza di amore che ti ferisce. Per cui non dovresti mai esaltarti o deprimerti troppo, perché l’Amore di Dio ti tocca in ogni situazione! Dovresti interpretare tutto ciò come grazie di tenero affetto che Dio nel Suo grande Amore riversa su di te, grazie che dovresti notare e far fruttare o delle quali, perlomeno, dovresti essere grata. Tutto ti serve per il tuo bene, se davvero ami Dio!


FONTE: Libro “Fateci uscire da qui!!” di Nicky Eltz


sabato 22 giugno 2024

Cosa conta sapere tante cose, se poi non sai amare Dio?


«Oh quanti uomini vivono gonfi di se stessi per sapere di matematica, di belle lettere, di lingue straniere e di certe notizie di antichità, che niente conducono al bene della religione e niente giovano al profitto spirituale! Ma a che servirà la scienza di queste cose a molti che sanno tante belle cose, e poi non sanno amare Dio e praticar la virtù?».

Sant'Alfonso Maria de' Liguori


giovedì 20 giugno 2024

Dio salva chi si affida a Lui


Nel 1698 avvenne la terribile eruzione del Vesuvio in Italia, accompagnata da un così violento terremoto che tutta la città di Ceretto fu atterrata e in breve fu ridotta a un mucchio di macerie. Un giovinetto di 14 anni fu sepolto sotto le rovine e visse per 13 giorni senza cibo, in quell'orribile sepolcro. Egli stesso scrisse la storia della sua liberazione che affermò, sotto giuramento, di essere la più esatta verità:

“ Verso le cinque del mattino mi trovavo con alcuni dei miei compagni non lontano dalla casa dei miei genitori, allorché sentimmo un forte terremoto accompagnato da una terribile scossa. Subito prendemmo la fuga ma in quel punto ci trovammo inghiottiti sotto le rovine. Tutti i miei amici persero la vita tranne uno solo che era disteso accanto a me e che, quantunque ferito gravemente, non rimase però morto. Io invece ero perfettamente intatto. Per tutto il tempo che il mio amico visse, ci consolammo a vicenda e pregammo ma come morì, il suo cadavere incominciò ad esalare un brutto odore che era insopportabile. Stretto com’ero in un piccolo spazio, la mia faccia poggiava su quel cadavere in putrefazione. Tuttavia io non persi un solo istante la mia presenza di spirito e mi rassegnai interamente alla volontà di Dio non cessando di chiedergli la mia liberazione. Il maggiore mio tormento era la sete che credevo di estinguere leccando una pietra. La mia situazione sarebbe stata più grave se il Signore non mi avesse mandato un sonno cosi profondo che 13 giorni della mia prigionia mi sembrarono essere durati appena tre giorni. Il tredicesimo giorno fu il più spaventoso. Io ero agli estremi e raccogliendo tutte le forze gridai aiuto. Chiamai i miei genitori per nome e, tutto ad un tratto, sentì un rumore sopra di me, gridai anche più forte e fui ascoltato. Dieci persone, a forza di scavare, mi tirarono fuori. Ero molto in profondità. Resi vive grazie a Dio di avermi scampato dalla morte in una maniera così miracolosa che tutt’ora per me è una prova certissima che io fui debitore della mia salvezza solo alla Provvidenza Divina .


Fonte: La Buona settimana (foglio periodico religioso popolare)
3 gennaio 1892


domenica 16 giugno 2024

In Paradiso comprenderemo tanti perché


Un giorno andò a trovar don Tomaselli una mamma con una ragazza di 25 anni, la cui mentalità era di una bimba di 4. Gli disse: “È rimasta sempre bambina. Sia fatta la volontà di Dio!”.
La risposa di don Tomaselli: “Signora si faccia coraggio! Potrebbe sembrare una disgrazia la sua, mentre alla luce della fede è tutt'altro. Questa figlia andrà in Paradiso certamente, perché non è capace di peccare. Per lei che è madre, questa vita è purgatorio anticipato e si purifica in terra. In Paradiso comprenderemo tanti perché”.

Don Giuseppe Tomaselli


giovedì 13 giugno 2024

Le opere buone sono i veri Tesori


Il tempo, in qualche modo, vale quanto l'Eternità Beata; soltanto con l'impiego in opere buone, potremmo un dì, giungere a godere Dio in Cielo.
Chi si trovasse alla riva d'un rapido fiume ricco di oro, di perle, di gemme e senza curarsi di tanti tesori se ne stesse a raccogliere alghe, sassi o putrido fango, non sarebbe un insensato?... Eppure questo avviene nel mondo!
Il fiume raffigura il tempo, il quale scorre pieno di tesori inapprezzabili, che sono a nostra disposizione, purché ne vogliamo approfittare. Tanti invece non se ne curano e vanno dietro a frivolezze ed a vanità, che in sostanza sono sabbia e vile fango.

San Lorenzo Giustiniani


martedì 11 giugno 2024

Come Santa Teresina riusciva ad amare una persona molto fastidiosa


Nel monastero del Carmelo in Francia, dove viveva Santa Teresa del Bambino Gesù, c’era una suora molto fastidiosa.

Era fastidiosa in cappella, facendo sbattere continuamente la corona del rosario al banco, e il rumore distraeva e irritava le sue consorelle.

Anche Teresina aveva qualche difficoltà a guardare serenamente in faccia questa consorella, ma cercava sempre di non manifestarlo.

Quando la incontrava nel corridoio, ella era tentata di entrare in una stanza, evitando d’incontrarla; ma si dominava, la guardava e le sorrideva.

Al lavatoio comune, quella suora piuttosto distratta lavando le sue cose spruzzava acqua sulle consorelle che erano di fronte, intente anch’esse a lavare la biancheria.
Teresina non si asciugava gli spruzzi d’acqua che riceveva, per non mostrare malcontento e offriva ogni cosa al Cuore di Gesù per la Conversione dei peccatori.... “Faccio conto di ricevere spruzzi di Acqua Santa”, diceva a se stessa.

Così, Teresina andava invertendo i suoi sentimenti verso quella sorella.

Il rumore della corona del rosario nella cappella le sembrava ormai una musica che l’aiutava a pregare e lodare Dio.

Col tempo, cominciò anche ad amare quella sorella.

E un giorno, con sua grande sorpresa, la suora le chiese: “Suor Teresa, perché ti piaccio tanto?

Poiché la sofferenza è una moneta preziosa, non bisogna sprecarla; conviene anzi farla fruttare il più possibile.


Fonte: Libro "Conforto all'anima" di don Giuseppe Tomaselli


domenica 2 giugno 2024

La Bellezza dell'Eternità


Un pomeriggio attraversai il giardino e mi fermai sulla riva del lago; rimasi lì a lungo, contemplando ciò che mi circondava. All'improvviso vidi il Signore Gesù vicino a me e mi disse con grazia: “Tutto questo l'ho creato per te, sposa Mia; e sappi che tutta questa bellezza non è niente in confronto a ciò che ti ho preparato nell'Eternità”.


Fonte: Diario di Santa Faustina Kowalska