sabato 20 agosto 2022

“Il Mio Divin Cuore è squarciato a causa del peccato degli uomini”

Gesù alla Sua anima prediletta, la Beata Alexandrina Maria da Costa:

«Guarda il mio Divin Cuore squarciato: è il peccato, è il piacere della carne; è il peccato, è il mondo.
Il mio Divin Cuore chiede amore; i crimini del mondo, le iniquità, richiedono, esigono riparazione.
La esigono i peccati di lussuria, le iniquità degli sposi e delle anime pie consacrate a Me; la esigono le vanità: a quale scopo tanto sperpero? Questo sperpero grida al Cielo. Ciò che si spreca in vanità estinguerebbe la fame a tutti gli affamati, vestirebbe tutti gli ignudi.
Dillo al mondo, figlia Mia! Diffondi le Mie lagnanze.
Satana si è incarnato nella vanità, nella lussuria, nella disonestà. Vi è Satana nella donna e nell’uomo di oggi che vivono senza pudore una vita provocante. Avanti, avanti, o uomini del potere!
La impurità è una finestra aperta che dà entrata a tutti i peccati mortali.
Ah, tanta innocenza perduta, tanta vita rubata al Cielo prima della sua esistenza sulla terra!
Ah, quanta iniquità umana! Io sono ferito persino da un grande numero di anziani, di vecchi. Che orrore, che orrore! Tutto è fango. La catena più forte e che lega più anime a Satana è la carne, è l’impurità.
Solo la catena del più grande amore e della più grande purezza può spezzarla e strappare le anime dagli artigli di Satana.
Mai l’umanità vide, mai il Cielo contemplò tale incendio di vizi, malvagità e crimini! Mai si peccò così.
Tutta la riparazione è poca.
Non vi sono giusti sulla terra per estinguere tanta iniquità, tanta gravità di crimini. Questa è una lagnanza piena di Amore del Mio Divin Cuore al tuo.
E’ necessario un freno, freno che leghi gli uomini pazzi per il peccato, pazzi per le passioni.
Si pongano freni alle passioni, ai divertimenti, ai balli, ai cinematografi, alle case di peccato!
Sia il freno dell’amore. Se vi sarà purezza, se vi sarà amore, verrà dal Cielo la compassione.
Se non sarà così, l’umanità sarà salva con dolore, solo con dolore: fuoco e guerra, dolore e sangue».

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