Nella sua autobiografia, S. Teresa d'Avila scrive:
«Nel giorno dei Morti, essendomi ritirata nella mia cella per recitare l'Ufficio dei Defunti, mi sentii fortemente ostacolata dal maligno che voleva impedirmelo. Lo misi in fuga con l'Acqua Santa e potei fare in pace la mia preghiera, finita la quale, vidi salire dal Purgatorio al Cielo parecchie anime, liberate da quel suffragio».
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