Tra i Santi più devoti di San Giuseppe è da annoverare certamente San Giovanni Bosco, che ne diffondeva il culto in tutti i modi.
Narrava il Santo:
Un garzoncello di Torino aveva comprato un po’ di tabacco; il venditore glielo aveva dato avvolto in un pezzetto di carta, in cui era stampata una preghiera a San Giuseppe per ottenere la buona morte.
Il giovane era ignorante di Religione; lesse la preghiera, ma senza comprendere il significato. Tuttavia ne rimase così attratto, che conservò il pezzetto di carta ed ogni giorno recitava quell’orazione.
San Giuseppe gradì l’atto di ossequio e premiò il suo devoto in questo modo: gli suscitò il desiderio d’istruirsi nella Religione, lo dispose alla Confessione ed alla Comunione e gli ottenne dopo qualche tempo una Santa morte. Difatti il garzoncello sul letto di morte parlava di San Giuseppe, lo lodava, ne invocava il nome e lo ringraziava della consolazione che gli dava in quegli estremi momenti.
Don Bosco ricorreva a San Giuseppe con grande fiducia, sicuro della sua protezione.
Si era terminata la costruzione di un edificio a Lanzo e si constatò una minaccia di crollo al lato destro della fabbrica; la sesta colonna del porticato cominciava a cedere.
Don Bosco disse: “San Giuseppe, affido a voi la custodia di questa fabbrica. Faccio voto di mettere nel cortile dell'edificio una colonna, simile a quella pericolante, e sopra vi metterò la vostra statua!”.
San Giuseppe infatti scongiurò ogni pericolo.
Don Bosco diceva ai giovani: “Desidero che vi mettiate tutti sotto la protezione di San Giuseppe; se voi lo pregherete di cuore, vi otterrà qualunque Grazia”.
Ad onore del Patriarca raccomandava preghiere particolari al mercoledì; ordinò che in ogni chiesa o cappella Salesiana ci fosse un suo Altare od almeno un quadro; fece eseguire dal primo pittore torinese, Lorenzoni, un bel quadro del Santo e con la massima solennità lo inaugurò nel Santuario di Maria Ausiliatrice.
Voleva che nei suoi istituti si solennizzassero con entusiasmo le sue feste, facendole precedere da corsi di predicazione, organizzando declamazioni e trattenimenti religiosi.
Il Santo Patriarca ricambiava tale devozione con innumerevoli Grazie, tanto che Don Bosco un giorno disse ai Salesiani: “Si vede che San Giuseppe ci vuol bene. Quante benedizioni ci elargisce! Ho ricevuto Grazie straordinarie; parecchie di queste Grazie sono avvenute nella mia camera, sotto i miei occhi. Quante offerte in denaro per le nostre opere mi fa pervenire San Giuseppe all’avvicinarsi della sua festa! Onoriamo e facciamo onorare questo Santo!”.
Fonte: Libro "San Giuseppe - Mese in suo onore" di Don Giuseppe Tomaselli, anno 1962
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