“Ero un ragazzo e avevo paura di Padre Pio”, mi ha raccontato Matteo Urbano, 74 anni, gestore di alberghi a San Giovanni Rotondo.
“Facevo il barista e ascoltavo spesso i commenti delle persone cui servivo il caffè e che erano state dal Padre a confessarsi. E c'era chi si lamentava dicendo di essere stato cacciato via. Succedeva infatti che lui allontanasse bruscamente dal confessionale chi non era veramente pentito o solamente curioso di vederlo da vicino. Però sentendo dire così, mi ero fatto l'idea che fosse intrattabile e dentro di me pensavo: "Non ci andrò mai!" Alla fine mi convinsi, raccolsi il coraggio e salii direttamente nella sua cella.
"Uagliò! Perché hai paura di me?", mi disse non appena mi vide. Come sentii queste parole, mi voltai e scappai via. E lui gridò: "Ti aspetto domani!".
Anche se non volevo, il giorno dopo ci tornai e ancora adesso non so dire perché. Padre Pio allora mi trattò benissimo, con grande dolcezza. Mi fece sedere accanto a sé e mi chiese cosa volessi fare da grande. "L'ingegnere!", risposi. E lui con fare gentile: "No! Non smettere di fare quello che fai ora!". Come ho detto ero barista e mi piaceva. Col tempo poi ho continuato su questa strada e ho fatto l'albergatore, ho gestito dei ristoranti. Insomma, mi sono guadagnato da vivere proprio come lui aveva suggerito”.
Anche se non volevo, il giorno dopo ci tornai e ancora adesso non so dire perché. Padre Pio allora mi trattò benissimo, con grande dolcezza. Mi fece sedere accanto a sé e mi chiese cosa volessi fare da grande. "L'ingegnere!", risposi. E lui con fare gentile: "No! Non smettere di fare quello che fai ora!". Come ho detto ero barista e mi piaceva. Col tempo poi ho continuato su questa strada e ho fatto l'albergatore, ho gestito dei ristoranti. Insomma, mi sono guadagnato da vivere proprio come lui aveva suggerito”.
FONTE: Pensieri di Padre Pio
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