venerdì 31 gennaio 2025

Veramente poco viene fatto per le anime del Purgatorio


“Come è triste vedere le povere anime (del Purgatorio) così poco aiutate, esse hanno veramente bisogno di questo aiuto (Sante Messe di suffragio e preghiere), poiché il loro stato è così miserabile che non possono aiutarsi da se stesse.
Se qualcuno pregasse per loro, facesse dire delle Messe, soffrisse un poco per loro, oppure offrisse delle elemosine alla loro memoria, ne verrebbe grande profitto alle medesime, al punto tale da sentirsi consolate e ristorate, come assetate. Purtroppo molte di queste anime hanno molto da soffrire a causa della nostra trascuratezza, mancanza di entusiasmo per Dio e per la Salvezza del prossimo (…), ma purtroppo veramente poco viene fatto per loro, nonostante esse lo sperino molto!”.

Beata Anna Caterina Emmerick


mercoledì 29 gennaio 2025

Santa Margherita Maria Alacoque soffre per un religioso in Purgatorio


“Mentre ero davanti al Santissimo il giorno del Corpus Domini - si legge negli scritti di Santa Margherita Maria -, d’improvviso mi si presentò davanti una persona tutta avvolta dalle fiamme, i cui ardori mi penetrarono così fortemente che mi sembrava bruciassi con lei. Lo stato pietoso, in cui mi fece vedere che si trovava in Purgatorio, mi fece versare molte lacrime.

Mi disse che era quel religioso benedettino, che una volta aveva ascoltato la mia confessione e mi aveva ordinato di ricevere la Santa Comunione; per compensarlo di un consiglio tanto utile, Dio gli aveva permesso di rivolgersi a me, perché gli dessi sollievo nelle sue pene, chiedendomi per tre mesi tutto ciò che avrei potuto fare e soffrire.

Mi sarebbe difficile raccontare quanto ebbi a soffrire in quei tre mesi. Non mi lasciava mai, e mi sembrava avere il fianco presso cui stava, avvolto in una fiamma di fuoco, con dolori così acuti da gemere e piangere quasi continuamente.
Alla fine dei tre mesi, lo rividi in maniera ben diversa: al colmo della gioia e circonfuso di gloria, se ne andava a godere la Eterna Felicità; ringraziandomi, mi disse che mi avrebbe protetta davanti a Dio. Io mi ero ammalata; però, siccome la mia sofferenza scomparve con la sua, guarii subito”.


Fonte: Gruppo Facebook "Preghiere per le anime del purgatorio"


sabato 25 gennaio 2025

Una storia di Divina Misericordia


Un prete relativamente giovane è in un ospedale in visita ad alcuni dei suoi parrocchiani. Sta camminando lungo il corridoio e una suora lo ferma e dice: "Padre, può entrare in questa stanza? C'è un uomo in fin di vita. È qui da giorni. Abbiamo chiesto ai preti di entrare, ma lui manda via tutti. Non vuole parlare di Gesù. Ma sta morendo. Potrebbe per favore fargli visita?"

Il prete entra e si presenta al paziente. Il vecchio esplode e inizia a imprecare contro di lui. È così arrabbiato: "Non voglio avere niente a che fare con te. Vattene da qui!"
Il prete dice: "Okay" ed esce nel corridoio.
La suora è ancora lì. Le dice: "Potresti tornare dentro?"
Il prete risponde: "Non vuole niente di quello che ho da offrire".
"Dategli un'altra possibilità", supplica la suora.

Il prete rientra nella stanza con riluttanza. "Non ti chiederò se vuoi confessarti. Non ti chiederò se vuoi la Santa Comunione. Ma va bene se mi siedo qui accanto al tuo letto e recito la Coroncina della Divina Misericordia?".
Il vecchio risponde: "Non mi interessa. Fai quello che vuoi".

Il prete si siede e inizia a pregare dolcemente le parole della Coroncina: "Per amore della Sua dolorosa Passione, abbi pietà di noi e del mondo intero. Per amore della Sua dolorosa Passione, abbi pietà di noi e del mondo intero".
All'improvviso l'uomo esplode: "Smettila!"
Spaventato, il prete alza lo sguardo e chiede: "Perché?"
"Perché non c'è pietà per me!"
"Perché pensi che non ci sia pietà per te?" chiede il prete.
"Non importa", risponde il vecchio.
Ma il prete insiste: "Perché pensi che non ci sia pietà per te?"
"Te lo dico io... Venticinque anni fa, lavoravo per la ferrovia. Il mio compito era abbassare il braccio di guardia quando arrivava un treno per impedire alle auto di andare sui binari. Ma una notte ero ubriaco. Non ho abbassato il braccio di guardia e una coppia con i loro tre bambini piccoli erano sui binari quando è arrivato un treno e sono morti tutti all'istante. È stata colpa mia. Quindi non c'è pietà per me. Ho fallito. È finita".

Il prete se ne sta lì seduto a fissare il rosario tra le mani. Alla fine chiede: "Dov'era questo?"
L'uomo gli dice il nome della città polacca.
Il prete alza lo sguardo e dice: "Venticinque anni fa, mia mamma e mio papà stavano portando i miei fratellini in viaggio. Non potevo andare con loro. Stavano attraversando questa piccola città. Per qualche motivo il braccio di guardia del passaggio a livello non era abbassato. Mentre attraversavano i binari, è arrivato un treno e li ha uccisi tutti. Quella notte ho perso tutta la mia famiglia".
Il prete guarda intensamente il volto dell'uomo e dice: "Fratello mio, Dio ti perdona. Non solo, ti perdono anch'io".

L'uomo capisce che la Misericordia di Dio è per lui.

Il prete chiede: "Potresti lasciarmi confessarti e darti l'Eucaristia?"
L'uomo si confessa e riceve la Santa Comunione. Due giorni dopo muore. La Misericordia vince. Il suo fallimento non è definitivo.

La storia continua. È piuttosto interessante. Dopo aver dato la Comunione all'uomo, il prete va nel corridoio in cerca della suora. Non riesce a trovarla. L'amministrazione gli dice: "Non impieghiamo nessuna suora in questo ospedale".

Per anni il prete non sa chi sia questa suora. Alla fine va nella città di Vilnius, dove visse Santa Faustina. Va al convento per dire Messa per le suore lì. Vede un dipinto sul muro di Santa Faustina e dice: "Ho incontrato quella suora un paio di anni fa".
"No, Padre, non l'ha fatto", risponde una delle suore. "È morta dal 1938".
Il sacerdote si rende poi conto che è stata Suor Faustina a dirgli di andare nella stanza del paziente, a dirgli di tornare di nuovo in quella stanza.

Il fallimento non è definitivo. Non quando si tratta di Gesù.
Gesù non è più morto. È risorto e sta governando la Sua creazione usando il Suo potere onnipotente per dirigere ogni cosa nel mondo per portarti sano e salvo a quella Vita Eterna.


Fonte: Il Volto Santo di Gesù



giovedì 23 gennaio 2025

La famiglia è Chiesa domestica


La famiglia è Chiesa domestica e deve essere la prima scuola di preghiera.
Nella famiglia i bambini, fin dalla più tenera età, possono imparare a percepire il senso di Dio, grazie all’insegnamento e all’esempio dei genitori: vivere in un'atmosfera segnata dalla presenza di Dio.

Papa Benedetto XVI


lunedì 20 gennaio 2025

Non è Dio che ci condanna all'inferno, ma siamo noi che ci condanniamo!


Ricordate che non è Dio che ci condanna all’inferno, ma siamo noi che ci condanniamo.
Quando la gabbia del corpo si apre, l’anima, come un uccello, si lancia verso ciò che amava. Quando il nostro corpo muore, noi voliamo fuori, o all’eternità dell’Amore di Dio o all’eternità dell’odio di Dio.

Basta un secondo per far perdere una gamba a un uomo; ma una volta perduta, è perduta per sempre. Durante tutta la vita possiamo commettere il peccato mortale; ma una volta commesso e non perdonato, il Paradiso è perduto per sempre.

Dio è certamente un Padre Amoroso e riceve a braccia aperte il figliol prodigo, a una sola condizione però: che ritorni pentito.


Beato Fulton J. Sheen, da “Fatti per l'eternità: introduzione al cristianesimo"


sabato 18 gennaio 2025

Un Anno buono secondo il linguaggio di Dio


Che cos'è un anno? e' un Dono di Dio, poichè è un tempo che ci viene dato per arricchirci di meriti e di grazie.
Secondo il linguaggio del mondo un anno è buono quando è materialmente prospero; secondo il linguaggio di Dio l'anno è buono quando porta una messe di pazienza, di meriti, di virtù!

Don Dolindo Ruotolo

giovedì 16 gennaio 2025

Meraviglie di Grazia con Maria SS.


Quando Maria ha gettato le Sue radici in un’anima, vi produce delle meraviglie di grazia che Ella sola può produrre perché Ella sola è la Vergine feconda che non ha mai avuto né avrà mai simile in purezza e in fecondità.

San Luigi Maria Grignon de Montfort


martedì 14 gennaio 2025

Il peccato ferisce Gesù e la Madonna


Nelle Lettere Annuali della Compagnia di Gesù si legge un episodio, avvenuto ad un giovane indiano.
Questi aveva abbracciata la Fede Cattolica e viveva da buon cristiano. Un giorno fu preso da forte tentazione; non pregò, non rifletté al male che stava per compiere; la passione lo aveva accecato.
Decise di uscire da casa per commettere un peccato. Mentre si avviava all'uscio, udì queste parole: - Fermati!... Dove vai? -
Si voltò e vide un prodigio: l'immagine della Vergine Addolorata, ch'era alla parete, si animò. La Madonna staccò dal Suo petto la piccola spada e riprese a dire: - Su, prendi questa spada e ferisci Me, anziché il Figlio Mio, col peccato che vuoi commettere! -
Il giovane, tremante, si prostrò a terra e con vera contrizione chiese perdono, piangendo dirottamente.

Don Giuseppe Tomaselli


domenica 12 gennaio 2025

Una vita più vicina a Te


“Durante questo nuovo anno mi propongo di iniziare una nuova vita. Non so cosa mi accadrà durante quest'anno, ma mi abbandono completamente a Te, mio Dio. E le mie aspirazioni e tutti i miei affetti saranno per Te. Mi sento così debole, caro Gesù, ma con il Tuo aiuto spero e propongo di vivere una vita diversa, cioè una vita più vicina a Te”.

Santa Gemma Galgani

lunedì 6 gennaio 2025

la venuta di Gesù ha diviso in due il tempo


Se il Natale fosse solo il compleanno di un grande insegnante, come Socrate o Budda, non avrebbe mai diviso il tempo in due, in modo che tutta la storia prima dell'avvento di Cristo sia chiamata AVANTI CRISTO e tutta la storia dopo, DOPO CRISTO.

Beato Fulton J. Sheen


Padre Pio e il S. Natale


Padre Ignazio da Jelsi, che fu Superiore del Convento di San Giovanni Rotondo dal 1922 al 1925, nel suo diario scrisse questa preziosa testimonianza:

«È inutile dire con quanta passione Padre Pio celebra il Santo Natale. Egli vi pensa sempre e conta i giorni che lo separano da un Natale all’altro sin dal giorno dopo. Gesù Bambino per lui è un’attrazione specialissima. Basta sentire il suono di una pastorale, della “ninna nanna”, per sollevargli lo spirito, tanto che a guardarlo sembra in Estasi».


sabato 4 gennaio 2025

Viene il Signore: la Gioia più pura!


«Esultiamo nel Signore, o miei cari, ed apriamo il nostro cuore alla Gioia più pura. Perché è spuntato il giorno che per noi significa la nuova Redenzione, l’antica preparazione, la Felicità Eterna. Si rinnova infatti per noi nel ricorrente ciclo annuale l’alto mistero della nostra Salvezza, che, promesso, all’inizio e accordato alla fine dei tempi, è destinato a durare senza fine»

San Leone Magno