venerdì 1 agosto 2025

L'Amore di Gesù è un fuoco che viene alimentato con la legna del sacrificio e l'amore della Croce


Venne chiesto un giorno a San Leopoldo Mandic:

“Padre, come capisce lei le parole del Signore: che colui che vuol seguirmi, prenda tutti i giorni la sua croce? Dobbiamo per questo fare penitenze straordinarie?”

“Non è il caso di fare penitenze straordinarie” rispose.
“Basta che sopportiamo con pazienza le tribolazioni ordinarie della nostra misera vita: le incomprensioni, le ingratitudini, le umiliazioni, le sofferenze occasionate dai cambiamenti di stagione e dell'atmosfera in cui viviamo... Dio ha voluto tutto questo come mezzo per operare la nostra Redenzione.
Ma perché tali tribolazioni siano efficaci e facciano bene alla nostra anima, non bisogna sfuggirle con tutti i mezzi possibili...
La preoccupazione eccessiva delle comodità, la ricerca costante degli agi, non ha niente a che vedere con lo Spirito Cristiano. Non è certamente questo prendere la propria croce e seguire Gesù. È piuttosto evitarla. E colui che soffre soltanto quel che non ha potuto evitare non avrà molti meriti.
L'Amore di Gesù è un fuoco che viene alimentato con la legna del sacrificio e l'amore della Croce; se non viene nutrito così, si spegne”.


Fonte: Gruppo Facebook "La Scala per il Paradiso"


lunedì 28 luglio 2025

“Sto prendendomi cura di Gesù”


Sono tante ed edificanti le storie che riguardano Madre Teresa di Calcutta, così belle che si vorrebbe veramente trascriverle tutte.

Un giorno Madre Teresa vide per strada un uomo in condizioni pietose, con il corpo pieno di vermi. Madre Teresa non esitò un attimo a prenderlo con sé e a portarlo nella sua casa. Lei stessa se ne prese cura, togliendo uno per uno quei vermi che deturpavano il corpo di quest'uomo e che sembravano moltiplicarsi e diventare sempre più numerosi.

Qualcuno obiettò: “Non hai paura di questi vermi, non ti fanno schifo?

Sto prendendomi cura di Gesù, rispondeva lei.


Fonte: https://saveriani.it/giornale


giovedì 24 luglio 2025

E' gioiosa Vittoria lasciar vincere Dio!


Lui aspetta. Sempre. E non è mai troppo tardi. E' così, è fatto così... è Padre. Un Padre che aspetta sulla porta. Che ci scorge quando ancora siamo lontano, e s'intenerisce, e correndo viene a gettarsi al nostro collo e a baciarci teneramente...
Il nostro peccato allora diventa quasi un gioiello che gli possiamo regalare per procurargli la consolazione di perdonare...
Si fa i signori quando si regalano i gioielli, e non è una sconfitta, ma gioiosa Vittoria lasciar vincere Dio!

Papa Giovanni Paolo I


martedì 22 luglio 2025

“Il mio primo seminario è stata la mia casa”


Mi capitava di svegliarmi di notte e di trovare mio padre in ginocchio, così come in ginocchio lo vedevo sempre nella chiesa parrocchiale. Tra noi non si parlava di Vocazione al sacerdozio, ma il suo esempio fu per me in qualche modo il primo seminario, una sorta di seminario domestico.

Papa Giovanni Paolo II


venerdì 18 luglio 2025

Siate lampade che ardono e risplendono


Gesù ha qualificato Giovanni “una lampada che arde e risplende” (Gv 5, 35). Siate anche voi simili lampade! Fate brillare la vostra luce nella nostra società, nella politica, nel mondo dell’economia, nel mondo della cultura e della ricerca.
Anche se è solo un piccolo lume in mezzo a tanti fuochi fatui, esso tuttavia riceve la sua forza e il suo splendore dalla grande Stella del mattino, il Cristo Risorto, la cui luce brilla – vuole brillare attraverso noi – e non tramonterà mai.

Papa Benedetto XVI


lunedì 14 luglio 2025

Non essere tentati è la più grande disgrazia per un cristiano


Ecco, dunque, fratelli miei, che la tentazione più temibile consiste proprio nel non essere tentati! E’ questa la situazione di coloro che il demonio conserva per l’inferno.

Oserei dire, che egli si guarda bene dal tentarli e dal tormentarli sui peccati della loro vita passata, per paura di far loro aprire gli occhi.

Affermo dunque, fratelli miei, che la più grande disgrazia per un cristiano, è quella di non essere tentati, perché, in tal caso, avrebbe motivo di credere che il demonio lo considera ormai suo possesso, e aspetta solo la morte per portarselo all’inferno.

Non c’è niente di più facile da capire. Considerate, ad esempio un cristiano, che cerchi, sia pure un po’, la Salvezza della sua anima: tutto ciò che lo circonda lo tenta al male; spesso, non può nemmeno alzare gli occhi, senza essere tentato, nonostante tutte le sue preghiere e le sue penitenze.

Al contrario, un peccatore incallito, che, forse, da vent’anni si rotola e si trascina nelle sue sporcizie, dirà che non è affatto tentato. Tanto peggio, amico mio, tanto peggio! E’ proprio questo che ti deve far tremare, il fatto di non sapere cosa sia la tentazione!


Dalle omelie del Santo curato d'Ars


venerdì 11 luglio 2025

Datevi del tutto a Dio!


“ O peccatori, o peccatori, tornate a Dio, pentitevi dei vostri errori, cambiate vita, datevi del tutto a Dio!
Proverete in voi gli effetti della Sua misericordia.
Egli, come Padre pietoso, vi riceverà fra le braccia della Sua pietà.
Mutate vita e vi assicuro che Egli, per Sua bontà, sta con l’ansia di volervi perdonare ed è pronto a donarvi l’eredità del Paradiso: Egli stesso per voi ha conquistato, con i Suoi meriti e con la sua Passione, tutta la felicità del Cielo.
Sta tutto a favore nostro, se noi ci diamo di cuore ad amare Lui e a lasciare le colpe e tante ingratitudini.
O peccatori, intendetelo bene; Dio è tutto carità, è tutto Amore.
Non sentite che state in un incendio di Amore?
Eppure, vi perdete fra amori terreni; vi raffreddate fra mille peccati; andate al principio dell’inferno, correndo dietro ai diletti carnali. O stolti! O stolti! Che fate? ”


Santa Veronica Giuliani