lunedì 28 luglio 2025

“Sto prendendomi cura di Gesù”


Sono tante ed edificanti le storie che riguardano Madre Teresa di Calcutta, così belle che si vorrebbe veramente trascriverle tutte.

Un giorno Madre Teresa vide per strada un uomo in condizioni pietose, con il corpo pieno di vermi. Madre Teresa non esitò un attimo a prenderlo con sé e a portarlo nella sua casa. Lei stessa se ne prese cura, togliendo uno per uno quei vermi che deturpavano il corpo di quest'uomo e che sembravano moltiplicarsi e diventare sempre più numerosi.

Qualcuno obiettò: “Non hai paura di questi vermi, non ti fanno schifo?

Sto prendendomi cura di Gesù, rispondeva lei.


Fonte: https://saveriani.it/giornale


giovedì 24 luglio 2025

E' gioiosa Vittoria lasciar vincere Dio!


Lui aspetta. Sempre. E non è mai troppo tardi. E' così, è fatto così... è Padre. Un Padre che aspetta sulla porta. Che ci scorge quando ancora siamo lontano, e s'intenerisce, e correndo viene a gettarsi al nostro collo e a baciarci teneramente...
Il nostro peccato allora diventa quasi un gioiello che gli possiamo regalare per procurargli la consolazione di perdonare...
Si fa i signori quando si regalano i gioielli, e non è una sconfitta, ma gioiosa Vittoria lasciar vincere Dio!

Papa Giovanni Paolo I


martedì 22 luglio 2025

“Il mio primo seminario è stata la mia casa”


Mi capitava di svegliarmi di notte e di trovare mio padre in ginocchio, così come in ginocchio lo vedevo sempre nella chiesa parrocchiale. Tra noi non si parlava di Vocazione al sacerdozio, ma il suo esempio fu per me in qualche modo il primo seminario, una sorta di seminario domestico.

Papa Giovanni Paolo II


venerdì 18 luglio 2025

Siate lampade che ardono e risplendono


Gesù ha qualificato Giovanni “una lampada che arde e risplende” (Gv 5, 35). Siate anche voi simili lampade! Fate brillare la vostra luce nella nostra società, nella politica, nel mondo dell’economia, nel mondo della cultura e della ricerca.
Anche se è solo un piccolo lume in mezzo a tanti fuochi fatui, esso tuttavia riceve la sua forza e il suo splendore dalla grande Stella del mattino, il Cristo Risorto, la cui luce brilla – vuole brillare attraverso noi – e non tramonterà mai.

Papa Benedetto XVI


lunedì 14 luglio 2025

Non essere tentati è la più grande disgrazia per un cristiano


Ecco, dunque, fratelli miei, che la tentazione più temibile consiste proprio nel non essere tentati! E’ questa la situazione di coloro che il demonio conserva per l’inferno.

Oserei dire, che egli si guarda bene dal tentarli e dal tormentarli sui peccati della loro vita passata, per paura di far loro aprire gli occhi.

Affermo dunque, fratelli miei, che la più grande disgrazia per un cristiano, è quella di non essere tentati, perché, in tal caso, avrebbe motivo di credere che il demonio lo considera ormai suo possesso, e aspetta solo la morte per portarselo all’inferno.

Non c’è niente di più facile da capire. Considerate, ad esempio un cristiano, che cerchi, sia pure un po’, la Salvezza della sua anima: tutto ciò che lo circonda lo tenta al male; spesso, non può nemmeno alzare gli occhi, senza essere tentato, nonostante tutte le sue preghiere e le sue penitenze.

Al contrario, un peccatore incallito, che, forse, da vent’anni si rotola e si trascina nelle sue sporcizie, dirà che non è affatto tentato. Tanto peggio, amico mio, tanto peggio! E’ proprio questo che ti deve far tremare, il fatto di non sapere cosa sia la tentazione!


Dalle omelie del Santo curato d'Ars


venerdì 11 luglio 2025

Datevi del tutto a Dio!


“ O peccatori, o peccatori, tornate a Dio, pentitevi dei vostri errori, cambiate vita, datevi del tutto a Dio!
Proverete in voi gli effetti della Sua misericordia.
Egli, come Padre pietoso, vi riceverà fra le braccia della Sua pietà.
Mutate vita e vi assicuro che Egli, per Sua bontà, sta con l’ansia di volervi perdonare ed è pronto a donarvi l’eredità del Paradiso: Egli stesso per voi ha conquistato, con i Suoi meriti e con la sua Passione, tutta la felicità del Cielo.
Sta tutto a favore nostro, se noi ci diamo di cuore ad amare Lui e a lasciare le colpe e tante ingratitudini.
O peccatori, intendetelo bene; Dio è tutto carità, è tutto Amore.
Non sentite che state in un incendio di Amore?
Eppure, vi perdete fra amori terreni; vi raffreddate fra mille peccati; andate al principio dell’inferno, correndo dietro ai diletti carnali. O stolti! O stolti! Che fate? ”


Santa Veronica Giuliani


sabato 5 luglio 2025

Cerca nel tuo cuore ciò che è gradito a Dio


Dice il salmista: «Se offro olocausti, non li accetti». Perciò dal momento che non gradisci gli olocausti, rimarrai senza sacrificio? Non sia mai. «Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi» (Sal 50, 19).

Hai la materia per sacrificare. Non andare in cerca del gregge, non preparare imbarcazioni per recarti nelle più lontane regioni da dove portare profumi. Cerca nel tuo cuore ciò che è gradito a Dio. Bisogna spezzare minutamente il cuore. Temi che perisca perché frantumato? Sulla bocca del salmista tu trovi questa espressione: «Crea in me, o Dio, un cuore puro» (Sal 50, 12). Quindi deve essere distrutto il cuore impuro, perché sia creato quello puro.

Quando pecchiamo dobbiamo provare dispiacere di noi stessi, perché i peccati dispiacciono a Dio. E poiché constatiamo che non siamo senza peccato, almeno in questo cerchiamo di essere simili a Dio: nel dispiacerci di ciò che dispiace a Dio. In certo qual modo sei unito alla volontà di Dio, poiché dispiace a te ciò che il tuo Creatore odia.


Dai «Discorsi» di Sant'Agostino, vescovo


mercoledì 2 luglio 2025

Gesù continua a guarire gli infermi


Durante la Messa era molto difficile distribuire la Comunione, perché i corridoi erano gremiti di gente. Aiutato da alcuni sorveglianti mi incamminai verso il retro. Mentre passavo tra la folla, e alcuni volevano toccarmi e altri mi chiedevano di fermarmi a pregare per loro, pensavo: "E' solo Gesù che può guarirli, ma non smettono di cercare il padre Emiliano...".

In mezzo a tanta gente vidi una signora con gli occhi lucidi di pianto, con un bambino in braccio. Il piccino mi guardava con dolcezza. Mi ricordai del paralitico della piscina di Betzaetà (Gv 5), che non poteva entrare nell'acqua miracolosa, perché non aveva nessuno che potesse aiutarlo. Così mi avvicinai al bambino e gli diedi un bacio. Mi fece un sorriso e continuai a distribuire la Comunione. Normalmente non do baci mentre distribuisco la Comunione, ma in quel momento mi sentii spinto a farlo...

Il giorno dopo, la signora prese il microfono e, in piedi davanti alla folla, disse: "Ieri, al momento della Comunione, il padre Emiliano Tardif passò vicino a noi. All'improvviso si fermò e diede un bacio al mio bambino di due anni, che era completamente sordo. Do gloria al Signore perché da ieri il mio bambino ha cominciato a udire. Dio lo ha guarito. Gloria al Suo Nome!".
Da quel momento la mia vita si complicò. Tutti volevano essere baciati da me, ma io rispondevo: "I baci sono solo per i bambini. Le signore si facciano baciare dai loro mariti!".

Senza dubbio l'insegnamento fu molto efficace. lo non avevo guarito nessuno. Il bacio, per quanto amore esprimesse, non poteva sanare neppure un mal di testa. La verità è che portavo Gesù tra le mani, e Gesù stesso guarì il bambino sordo.
Io sono solo l'asino che porta Gesù, per questo Lui continua a guarire gli infermi. Il peggio sarebbe fissarsi sull'asino e non su chi lo cavalca. Il giorno in cui prenderemo coscienza che portiamo Gesù Cristo, il nostro Ministero si trasformerà, e non ci limiteremo più tanto a parlare di Gesù, ma lo lasceremo agire con tutta la Sua Potenza.


Padre Emiliano Tardif, servo di Dio