giovedì 4 agosto 2022

La morte apre le porte del Paradiso

Un pittore milanese dei tempi di San Carlo Borromeo aveva ritratto la morte dandole l’aspetto di uno scheletro orribile, sghignazzante, con una gran falce in mano. Ma il Santo: “No! No! - disse vivacemente. - Via questo mostro! La morte è un angelo di Dio, che ha in mano una chiave d’oro, per aprire la porta del Paradiso!”.

Effettivamente, la morte cristiana è la fine dell’esilio e del pianto, la fine del peccato e il principio della Vera Vita: “Io nella tomba troverò la culla” canta Giacomo Zanella nella celebre lirica "La veglia".
E San Francesco d’Assisi non ha esitato a dare alla morte un appellativo d’amore, chiamandola "sorella": “Laudato sii, mio Signore, per sora nostra morte corporale”.


dalla rivista Papa Giovanni


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