Ecco ciò che scrive San Francesco di Sales nella Filotea:
Il maligno gode nella tristezza e nella malinconia, perché lui stesso è, e lo sarà per l’Eternità, triste e malinconico, separato da Dio per sempre; per cui vorrebbe che tutti fossero così.
La cattiva tristezza turba l’anima, la mette in agitazione, le dà paure immotivate, genera disgusto per l’orazione, assopisce e opprime il cervello, priva l’anima di consiglio, di proposito, di senno, di coraggio e fiacca le forze.
In conclusione, è come un duro inverno che cancella tutta la bellezza della terra e manda in letargo gli animali; infatti la tristezza toglie ogni bellezza all’anima e la rende quasi paralizzata e impotente in tutte le sue facoltà.
Il nemico si serve della tristezza per portare le sue tentazioni contro i buoni; da un lato cerca di rendere allegri i peccatori nei loro peccati, e dall’altro cerca di rendere tristi i buoni nelle loro opere buone; e come non gli riuscirebbe di attrarre al male se non presentandolo in modo piacevole, cosi non potrebbe distogliere dal bene se non facendolo trovare sgradevole.
S. Francesco di Sales ci indica i RIMEDI
1) Dice S. Giacomo: se qualcuno è triste, PREGHI: la preghiera è il rimedio più efficace perché innalza lo spirito a Dio, nostra unica gioia e consolazione; nella preghiera poi, serviti di affetti e parole interiori ed esteriori, che portano alla fiducia e all’Amore di Dio.
2) COMBATTI con forza la tendenza alla tristezza; e anche se hai l’impressione che tutto quello che stai facendo in quel frangente rimanga distante e freddo, triste e fiacco, non rinunciare a farlo; il nemico vuole per mezzo della tristezza far morire le nostre buone opere, ma vedendo che non sospendiamo di farle, e che compiute con sforzo valgono di più, cesserà di tormentarci.
3) CANTA dei canti spirituali; spesso il maligno abbandona il campo di fronte a questa arma. Un esempio ci viene dallo spirito maligno che assediava e possedeva Saul, la cui violenza era dominata dalla recita dei SALMI della Bibbia.
4) E’ cosa buona occuparsi in atti esteriori e variarli più che possiamo, per distrarre l’anima dall’oggetto della tristezza, purificare e riscaldare gli spiriti; questo perché la tristezza è una passione fredda e arida.
5) Compi atti esteriori di fervore, anche se non ci trovi alcuna attrattiva; abbraccia il Crocifisso stringendolo al cuore, baciagli le mani e i piedi, alza gli occhi e le mani al Cielo, indirizza tutta la tua voce a Dio con parole di amore e fiducia.
6) La frequenza alla S. COMUNIONE è ottimo rimedio; perché questo Pane Celeste darà forza al cuore e gioia allo spirito.
7) Manifesta tutti i tuoi sentimenti, affetti, i pensieri al SACERDOTE CONFESSORE, con umiltà e sincerità.
Rimettiti tra le mani di Dio, e preparati a sopportare con pazienza questa fastidiosa tristezza, come giusta punizione per le tue stupide gioie; e sii certo che Dio, dopo averti messo alla prova, ti libererà da questo male e ti ricompenserà CON LA VERA GRAZIA.