Don Giuseppe Tomaselli, nato il 26 gennaio 1902 a Biancavilla (Catania), è stato una delle più belle personalità Cristiane del 900, morto in concetto di Santità il 10 maggio 1989.
Don Giuseppe è stato un valente sacerdote-esorcista salesiano, vivendo con ardore e carità il proprio Ministero per quasi 63 anni.
Don Giuseppe è stato un valente sacerdote-esorcista salesiano, vivendo con ardore e carità il proprio Ministero per quasi 63 anni.
Devotissimo alla Madonna (come tutti i veri Santi), amico di Padre Pio, oltre ai Doni ordinari che aveva, ne possedeva anche di "straordinari", come il Dono della guarigione, della scrutazione dei cuori, della visione mistica di Gesù e Maria SS., delle anime del Purgatorio.... e altri ancora.
E proprio dal Purgatorio ebbe la visione della sua cara madre, deceduta qualche anno prima, donna tanto pia che don Giuseppe pensava essere in Paradiso.
Ecco quello che scrisse don Giuseppe di questa Apparizione in uno dei suoi numerosi opuscoli:
«Mia madre era di grande esemplarità e devo a lei in gran parte la mia Vocazione Sacerdotale. Ogni giorno andava a Messa, anche nella vecchiaia. La Comunione era quotidiana. Mai tralasciava il Rosario. Caritatevole, sino a perdere un occhio mentre compiva un atto di squisita carità verso una povera donna. Uniformata ai voleri di Dio, tanto da chiedermi quando mio padre era disteso cadavere in casa: “Che cosa posso dire a Gesù in questi momenti per fargli piacere?”. Ripeta: “Signore, sia fatta la Tua Volontà”.
Sul letto di morte ricevette gli ultimi Sacramenti con viva Fede. Poche ore prima di spirare, soffrendo troppo, ripeteva: “O Gesù, vorrei pregarti di diminuire le mie sofferenze! Però non voglio oppormi ai Tuoi voleri; fa la Tua Volontà!…”. Così moriva quella donna che mi portò al mondo.
Basandomi sul concetto della Divina Giustizia, poco curandomi degli elogi che potessero fare i conoscenti e gli stessi sacerdoti, intensificai i suffragi. Gran numero di Sante Messe, abbondante carità ed, ovunque predicavo, esortavo i fedeli ad offrire comunioni, preghiere ed opere buone in suffragio. Iddio permise che la mamma apparisse. Ho studiato ed ho fatto approfondire la questione a bravi teologi e si è concluso: è stata una vera Apparizione!
Da due anni e mezzo mia madre era morta. Ecco all’improvviso apparire nella stanza, sotto sembianze umane».
La donna, ricorda don Tomaselli, «Era triste assai». E rievoca la visione:
“Mi avete lasciata nel Purgatorio!…”
“Sinora in Purgatorio siete stata?”
“E ci sono ancora!… L’anima mia è circondata di oscurità e non posso vedere la Luce, che è Dio!… Sono alla soglia del Paradiso, vicino al Gaudio Eterno, e spasimo del desiderio di entrarvi; ma non posso! Quante volte ho detto: Se i miei figli conoscessero il mio terribile tormento, ah! Come verrebbero in mio aiuto!…”
“E perché non veniste prima ad avvisare?”
“Non era in mio potere”
“Ancora non avete visto il Signore?”
“Appena spirata, ho visto Dio, ma non in tutta la Sua Luce”
“Cosa possiamo fare per liberarvi subito?”
“Ho bisogno di una sola Messa. Iddio mi ha permesso di venirla a chiedere”
“Appena entrate in Paradiso, ritornate a darne notizia!”
“Se il Signore lo permetterà!”
Che Luce… che splendore!… – Così dicendo si dileguò la visione.
Si celebrarono due Messe e dopo un giorno riapparve, dicendo: “Sono entrata in Paradiso!”.
«Dopo quanto ho esposto – evidenzia don Tomaselli – dico a me stesso: Una vita esemplarmente cristiana, una grande quantità di suffragi… e due anni e mezzo di Purgatorio….. Altro che i giudizi degli uomini!”»
(Don Giuseppe Tomaselli, I Nostri Morti, Messina, 1953, pag. 7-10)
Bellissimo scritto che tratta la grande realtà del Purgatorio (di cui troppo poco si parla), che tuttavia potrebbe incutere un certo timore in chi la legge, vedendo quanto Purgatorio si sia fatta una donna piissima come la madre di don Giuseppe Tomaselli, nonostante la sua vita Cristiana così ricolma di Virtù.
Nonostante tutto questo non bisogna avere paura, perché la sofferenza espiativa del Purgatorio può sì essere molto grande, ma è sempre e comunque una sofferenza di "Amore" che, come dicono le anime mistiche, le anime soffrono volentieri pur di arrivare ad avere quella "veste bianca" assolutamente necessaria per salire in Paradiso. Inoltre non dimentichiamoci mai che il Giudizio di Dio è molto diverso da quello di noi uomini, e com'è scritto nel Vangelo, "A chi tanto è stato dato, tanto verrà richiesto". Quindi non è raro trovare anime ritenute Sante, doversi fare più Purgatorio rispetto ad anime ritenute meno degne. Pensiamo, a questo proposito, al "buon ladrone", salito direttamente in Paradiso dopo la sua morte sulla croce.
Abbiamo sempre Fede e Fiducia nel nostro buon Dio, che ha preparato per noi un Regno meraviglioso. E per giungere a questo Regno, guadagnato grazie al Sacrificio Redentore di nostro Signore Gesù Cristo, viviamo una buona vita nella Pace, nella Fede e nell'Amore.
Marco